MICIA
Un vecchia foto in bianco e nero la ritrae, ancora cucciola,
alla Colonia Vecchia nell’inverno del 1991.
MICIA era nata là, insieme a sua sorella BERENICE e suo
fratello ARISTOTELE, che non ho avuto il piacere di conoscere. Anche la madre
si chiamava BERENICE e, racconta Umberto, il mio aiutante in campo, sparì poco
dopo aver lasciato i figli alla Colonia.
A quei tempi ancora non sterilizzavano i gatti randagi o,
perlomeno, nessuno se ne prendeva la briga. MICIA, come sua sorella fece
diverse cucciolate, tutte non sopravvissute alla madre.
MICIA ha attraversato indenne tutto il periodo della Colonia
Vecchia, anche perché era un gatta semi selvatica, di quelle definite
innavicinabili.
Poi, nell’inverno del 2009, MICIA si ammalò e, per la prima
volta nella sua vita potei toccarla mentre respirava a fatica nella suo
cubo-cuccia di polistirolo.
Subito dai veterinari, che aveva conosciuto solo per la
sterilizzazione, nel 2004, un lungo ricovero e MICIA tornò ad essere nuovamente
presente in Colonia.
Ma era cambiata, aveva scoperto il sapore e il piacere delle
coccole e delle carezze: era diventata una randagia socievole.
Accettò di buon grado il trasferimento alla Colonia Nuova
anche perché doveva riscuotere una promessa che incassò puntualmente il 13
ottobre 2010 approdando alla Reggia.
Lì conobbe, per la prima volta, la comodità del divano,
delle poltrone e il tepore dei termosifoni accesi; in poco tempo era diventata
la padrona di casa, controllava tutte le nostre azioni e adorava stare in
cucina mentre noi mangiavamo.
Un’adozione in piena regola, anche se tardiva, giusto in
tempo per passare l’ultimo inverno della sua vita al calduccio.
L’ultimo ricordo che ho di lei è nel giorno in cui gli
operai montarono la nuova cucina al pianoterra: non li mollò un minuto,
curiosa, controllando e annusando ogni particolare che montavano.
Che fine abbia fatto MICIA non si sa, sappiamo solo che un
caldo mattino di giugno 2011 uscì di casa per stendersi all’ombra e al fresco
del bosco. Non tornò mai più e ogni ricerca fu vana.
Credo che, come tutte le randagie che si rispettino, sia
andata a morire in qualche suo nascondiglio segreto.
Ciao MICIA, per poco ma è stato bello averti a casa!
La vecchia MICIA ancora alla Colonia Vecchia - Aprile 2009 |
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