giovedì 15 gennaio 2015

GLI ADOTTATI

MICIA

Un vecchia foto in bianco e nero la ritrae, ancora cucciola, alla Colonia Vecchia nell’inverno del 1991.
MICIA era nata là, insieme a sua sorella BERENICE e suo fratello ARISTOTELE, che non ho avuto il piacere di conoscere. Anche la madre si chiamava BERENICE e, racconta Umberto, il mio aiutante in campo, sparì poco dopo aver lasciato i figli alla Colonia.
A quei tempi ancora non sterilizzavano i gatti randagi o, perlomeno, nessuno se ne prendeva la briga. MICIA, come sua sorella fece diverse cucciolate, tutte non sopravvissute alla madre.
MICIA ha attraversato indenne tutto il periodo della Colonia Vecchia, anche perché era un gatta semi selvatica, di quelle definite innavicinabili.
Poi, nell’inverno del 2009, MICIA si ammalò e, per la prima volta nella sua vita potei toccarla mentre respirava a fatica nella suo cubo-cuccia di polistirolo.
Subito dai veterinari, che aveva conosciuto solo per la sterilizzazione, nel 2004, un lungo ricovero e MICIA tornò ad essere nuovamente presente in Colonia.
Ma era cambiata, aveva scoperto il sapore e il piacere delle coccole e delle carezze: era diventata una randagia socievole.
Accettò di buon grado il trasferimento alla Colonia Nuova anche perché doveva riscuotere una promessa che incassò puntualmente il 13 ottobre 2010 approdando alla Reggia.
Lì conobbe, per la prima volta, la comodità del divano, delle poltrone e il tepore dei termosifoni accesi; in poco tempo era diventata la padrona di casa, controllava tutte le nostre azioni e adorava stare in cucina mentre noi mangiavamo.
Un’adozione in piena regola, anche se tardiva, giusto in tempo per passare l’ultimo inverno della sua vita al calduccio.
L’ultimo ricordo che ho di lei è nel giorno in cui gli operai montarono la nuova cucina al pianoterra: non li mollò un minuto, curiosa, controllando e annusando ogni particolare che montavano.
Che fine abbia fatto MICIA non si sa, sappiamo solo che un caldo mattino di giugno 2011 uscì di casa per stendersi all’ombra e al fresco del bosco. Non tornò mai più e ogni ricerca fu vana.
Credo che, come tutte le randagie che si rispettino, sia andata a morire in qualche suo nascondiglio segreto.
Ciao MICIA, per poco ma è stato bello averti a casa!

La vecchia MICIA ancora alla Colonia Vecchia - Aprile 2009



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