LA CUCCIA DEL CAPO
Riaccompagnando al suo luogo di origine la sterilizzata GAZZOSINA ho notato presso il punto cibo della Colonia di Piscille una vecchia conoscenza divenuta presenza saltuaria, sintomo che, malgrado il suo elevato tasso di asocialità, ha trovato nelle vicinanze una famiglia che la sfama.
Sto parlando della PELOSONA, oramai da 7-8 anni una componente della Colonia, suo malgrado visto che è stata abbandonata lì.
Da un paio di anni ha limitato la sua frequentazione ai pasti, facendosi vedere una volta ogni 3-4 mesi.
La PELOSONA in una foto di Febbraio 2016 |
La risposta è stata un ringhio con tanto di fuga nel fitto della boscaglia.
"Beh?! Che ti succede? Mica penserai che la gabbia è per te?"
Sicuramente ricorda ancora l'attimo di distrazione che le è costato la cattura per la sterilizzazione; da allora la sua asocialità è nettamente aumentata.
Mentre distribuisco il pasto si riaffaccia dai cespugli interessatissima al paté.
"Dai... vieni cogliona!"
Un poderoso soffio è la risposta.
Comincia a sorgermi un legittimo sospetto.
Appoggio un paio di piatti pieni vicino ai cespugli e mi allontano.
Lei esce e comincia a mangiare voracemente, ho tutto il tempo per scogliere il dubbio.
Non è la PELOSONA, anche se le assomiglia moltissimo. E' più grigia, più massiccia di fisico e, soprattutto, non ha l'orecchio destro spuntato, simbolo di gatto di colonia felina sterilizzato.
E' un maschio, forse intero, forse una nuova presenza.
Forse non è un abbandono, probabilmente un maschio intero in piena stagione degli amori a caccia di femmine facili, e lì c'è ancora la MICROMUKKINA da sterilizzare.
Almeno spero per lui, anche se la prospettiva di una fuga d'amore della piccola bianconera non mi entusiasmi.
Comunque ho già provveduto a battezzarlo: SOFFIO.
Se domani mattina sarà di nuovo presente comincerò a preoccuparmi.
SOFFIO gradisce l'offerta dell'umano impertinente |
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