ANCORA SOMMERGIBILI!
Contemporaneamente alle due
bianconere, per non farsi mancare nulla, il Capo raccattò un piccolo di un
tre-quattro mesi in un parcheggio ad Ellera, il giorno di Ferragosto.
Miagolante, spaventato ma affamato si lasciò tentare subito dalla bustina di
bocconcini che il Capo gli offrì. Acchiappato e messo nel trasportino ce lo
vedemmo comparire in Colonia il pomeriggio stesso, gonfio come un rospo tra il
cibo mangiato e i vermi che abitavano la sua pancia. Tranquillo, solare (era un
maschietto), si mise subito a giocare con dei piccoli, più piccoli di lui che
stavano nel giardino. Il Capo sorrise soddisfatto fino a che realizzò una certa
cosa.
- E quelli? Chi cazzo sono? –
chiese brusco a TAZZA che fece spallucce.
- Nuovi freschi arrivi, Capo –
rispose tranquillo il Capocolonia.
Tre nuovi batuffoli, due grigi
e uno rosso e decisamente più robusto, ma si vedevano che erano fratelli.
- Che bei tre maschietti! –
commentò il Capo. E, tirando fuori la lista dei nomi dei sommergibili italiani
della seconda guerra mondiale ancora disponibili li battezzò all’istante.
BALILLA, il nero recuperato al
parcheggio
OPALE, uno dei due grigi
TURCHESE, l’altro grigio
RUBINO, il rosso (salvo poi
scoprire che RUBINO era femmina!)
Quattro in giorno! Che flotta!
Ma furono quattro fortunati,
almeno come adozioni.
Il primo a partire per la nuova
famiglia fu BALILLA, facendomi vincere la scommessa fatta con SCIRE’.
Il secondo OPALE, il terzo
RUBINO e infine TURCHESE.
Di questi quattro piccoli solo
BALILLA e OPALE sono ancora in vita, di RUBINO si seppe che morì investita e
TURCHESE manifestò subito una serie di problemi di salute che non lo fecero
arrivare al terzo anno di età.
Finisce così anche il caldo
mese di agosto in Colonia, tutti aspettiamo che la temperatura rinfreschi un
poco, all’ombra dei cespugli dietro alla rete di recinzione, invece…
Il Vostro SAETTA (attuale
memoria storica della Colonia)
TURCHESE alla visita medica di idoneità per l'ammissione alla Colonia |
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