martedì 29 settembre 2015

UNA NOTTE, ALL'IMPROVVISO...





LA CUCCIA DEL CAPO




…mentre te ne stai tranquillamente tornando a casa in auto scorgi una sagoma ai lati della buia strada collinare. Rallenti e cerchi di capire cosa sia, anche se già sai cosa è: un gatto errabondo nella notte.
Lo affianchi e tiri giù il finestrino per osservarlo meglio. E’ strano, Monte Malbe è pieno di gatti e tu ti soffermi  ad osservare proprio quello: un gatto bianco e nero, adulto, con l’andatura sicura di chi sa dove sta andando.
Gli sguardi si incrociano per un lungo, interminabile attimo. Qualcosa colpisce entrambi: noi ci conosciamo!
Fermi l’auto e continui ad osservarlo. Anche lui si ferma e ti osserva.  Hai un dubbio, pesante, da sciogliere. Forse pure lui lo ha; lo capisci dal modo in cui ti guarda. Cerchi la parole giuste e le trovi, ma manca la parola chiave, quella rivelatrice. L’età fa brutti scherzi, getti via tutte le informazioni e i ricordi che non servono più per lasciare altro spazio a nuovi stimoli mentali, oramai sei come un hard disk con poca memoria residua da utilizzare.
Ci pensi e sapresti benissimo cosa dire, ma il ricordo è svanito.
Allora ti aggrappi alla prima associazione di idee che ti passa per la testa ed esclami:   - Ciao Scemino!
Lui ti guarda interdetto, non raccoglie il tuo saluto, si volta e prosegue per la sua strada, come se fossi trasparente, mai esistito.
Forse penserà pure: - Perché se ne andranno in giro di notte ad offendere, questi ubriaconi in auto? Fortuna non ho attraversato la strada…
Sei conscio che non hai detto la parola chiave, quella rivelatrice. Ma sai dentro di te che quel gatto lo conosci. Non ti sbagli, anche se la mente è annebbiata da un poco di alcool e dalla stanchezza di una serata fuori casa. Eppure è lui… ma non ne sei certo al 100%.
Succede allora che appena rimetti piede in casa corri al computer, lo accendi e cominci a cercare quel qualcosa che ti è sfuggito.
Lo trovi nella cartella Gatti Colonia, sottocartella Missing (scomparsi). Fatichi un poco a trovarlo, la maledetta parola chiave chissà dove l’avrai nascosta nella tua mente!
Poi; una notte, all’improvviso… ti compare davanti una foto, quella foto che cercavi, e sotto la parola chiave: LAPIS.
- LAPIS, cazzo! – quasi gridi, mentre ti accorgi che tua moglie è salita dalla sua stanza a vedere cosa diavolo stai combinando ancora alle due di notte davanti al computer acceso.
- LAPIS! – ripeti, mentre lei non capisce e avanza sospetti sul tuo tasso alcolico.
- Ho visto LAPIS mentre tornavo a casa! – chiarisci – LAPIS, il fratello scemo della SCEMINA (il che è tutto un dire)! Quello che era sparito il secondo giorno dopo essere arrivato alla Colonia!
Gli occhi di tua moglie indagano pure sull’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.
- Camminava lungo il bordo della Panoramica, ci siamo affiancati, scrutati a lungo, poi lui si è avviato verso l’ingresso secondario del convento. Hai capito?
Ora lei non ha più dubbi: alza la mano a mò di saluto e se ne torna a dormire.
Fai spallucce e vai a svegliare la SCEMINA, come al solito piazzata sopra al mobile della cucina e le dai la buona novella.
- Tuo fratello è vivo! L’ho visto prima che passeggiava lungo la Panoramica! Capito quel paraculo? Ora abita dentro al convento!
La SCEMINA ti osserva con gli occhi semichiusi e con un sonoro sbadiglio ti comunica che interrompe le trasmissioni e devi andare a smaltire la tua indigestione di psicofarmaci da un’altra parte.
Sorridi soddisfatto mentre ti infili nel tuo letto; sarai finalmente ospite di ‘Chi l’ha visto’.


Una rara immagine di LAPIS alla Colonia Nuova - Novembre 2014 -

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