sabato 19 settembre 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO




DUE INDAGINI

- TUTOR -
di Andrea Gamilleri (e l'ignoto gattaro)

1a puntata



Ebbene sì!
Oggi iniziamo la lettura della seconda singolare indagine di Andrea Rossi.
Non disperatevi! Esistono cose ben peggiori al mondo: un terremoto, una bomba d’acqua, la suocera a pranzo…
L’Editore è stato perentorio:  - Anche se è una schifezza pure questo racconto, BAIOCCO caro, lo devi leggere al numeroso (?) pubblico per contratto!
Quindi: evitate suicidi inappropriati cari colleghi che già siamo rimasti quattro gatti!
Ma che gatti!!!

TUTOR

1)
La seconda fila che faccio in questo affollato ufficio postale per ritirare una cazzo di raccomandata. Dallo sportello RACCOMANDATE, dopo una mezz’ora di attesa, mi hanno spedito allo sportello RITIRO POSTA.
- Questo sportello serve solo per spedirle, le raccomandate… - mi ha precisato in tono sgarbato un basso, grasso e calvo impiegato con la faccia da suino che mi è rimasto epidermicamente antipatico - per ritirarle deve andare allo sportello in fondo.
ma vaffanculo! mortadella parlante!
Altri 20 minuti di diligente fila e, mentre aspetto il mio turno, raccolgo dal pavimento una monetina da 5 centesimi di euro caduta dalle mani di qualche distratto. Sta diventando una mania questa di raccogliere monetine perse, ho sempre lo sguardo a terra, con occhiate rapide e taglienti che cercano la preda da catturare. Ovunque.
Mi presento con l’avviso di mancata consegna alla piccola impiegata che sfoggia un interessante decolté su due pere sovradimensionate.
almeno mi rifaccio gli occhi…
- Un’ora di fila per ritirare un rimborso di 8,32 Euro! - le dico col sorriso - Quasi quasi li investirei per portarla a fare colazione! - ci provo.
L’addetta si volta e ricambia il sorriso.
- Purtroppo già l’ho fatta, mi spiace… - troncando le mie velleità di mettere le mani su quelle meravigliose colline - poi, questo non è un rimborso. E’ un atto giudiziario, una notifica.
Il mio volto cambia espressione in un nanosecondo.
una notifica?
Firmo quello che c’è da firmare e mi incammino con la busta verdolina dal misterioso contenuto in mano verso la sede della ‘Oleg Scotti Investigazioni’.
Appena entro vengo aggredito dalle premure di Maria Grazia, segretaria factotum, ma factotum in tutti sensi.
- Lascia stare, che oggi non è giornata… - la informo.
- Sei ancora arrabbiato per ieri sera? - chiede con lo sguardo basso di chi ha la coscienza sporca.
- Soprattutto! E, come se non bastasse, mi è arrivata pure una notifica.
- Scusa…
Non le rispondo, quindi non la scuso. Neppure potrei.
Da quando, in piena clandestinità, abbiamo una storia, meglio definirla relazione sessuale, ho speso un patrimonio di carrozziere. Maria Grazia ha una perversione, una piacevole perversione, ma scomoda e costosa. E’ una fanatica del sex on the car.
Quando mi aveva detto “…troppi ribaltabili ho sfondato in vita mia!” pensavo fosse solo una battuta, invece, un mese fa ha letteralmente divelto il sedile del passeggero della mia Range Rover dalla guida. Ieri sera, o meglio stanotte, abbiamo fatto un’altra tenzone sessuale in cima a un monte e il sedile del passeggero cigola da paura.
La guida l’ho fatta risaldare da Andrea, il mio carrozziere di fiducia, e già che c’ero gli ho fatto riparare un po’ di piccoli danni dovuti alle mulattiere che devo percorrere per trovare il posto giusto per farmi una trombata con la tranquillità di non essere spiato dalla solita decina di guardoni appostati tra i cespugli. Tra i graffi e le bozzette sulla carrozzeria e i frequenti lavaggi che devo fare alla Range per toglierle i quintali di fango che raccolgo mi potrei permettere un paio di squillo d’alto bordo alla settimana.
Apro la raccomandata e leggo mentalmente.
… velocità media rilevata tra porte TUTOR Orte – Magliano Sabina Autostrada A1 … km/orari 179,22 infrazione rilevata il giorno 5 aprile 2011 alle ore 02,17 presso la porta TUTOR Magliano Sabina … la S.V. è invitata a presentarsi presso la più vicina stazione di Polizia Stradale con la ricevuta del versamento di €. 500,00 (bollettino postale allegato) e la patente del conducente dell’autoveicolo al momento dell’infrazione entro 10gg del ricevimento della presente…
 tutor?  Magliano Sabina? 179 chilometri orari?
- Incredibile! - dico a Maria Grazia - Mi ci vedi la notte alle 2,17 a sfrecciare sotto la porta TUTOR di Magliano Sabina a 179 chilometri orari?
- Cosa ci facevi alle 2 di notte a Magliano Sabina? – risponde curiosa - Una nuova fiamma?
- Non ci facevo nulla. Sono mesi che non prendo l’autostrada. Qui c’è un errore, poi… 179 chilometri all’ora con la Range me li sogno.
Rileggo il testo della notifica ma c’è effettivamente scritto quello che ho letto, anche la targa rilevata coincide con quella della mia Range Rover, BL604FJ. Mi accorgo che ci sono anche le stampe dei fotogrammi della telecamera. Li osservo attentamente. La targa fotografata è proprio BL604FJ e la parte di posteriore dell’auto che si vede è indubbiamente il culo di una Range.
cazzo… sarò mica diventato sonnambulo
Controlla il tutto anche Maria Grazia.
- Mmm… - mormora - gatta ci cova…
- Ragioniamo un attimo – puntualizzo - non sono stato certamente io. Lo dico senza ombra di dubbio. Dov’ero il 4 e il 5 aprile scorso?
Maria Grazia, sospettosa, prende la sua agenda e controlla.
- Sia la mattina del 4 che del 5 aprile sei stato in ufficio. Anzi! Ti dirò di più! Nel tardo pomeriggio del 5 ti ho accompagnato dal carrozziere a riprendere la tua auto.
- Andrea! La Range ce l’aveva Andrea! L’avevo portata a riparare la guida del sedile!
che cazzo ci ha fatto la notte?
- Urge una verifica. Vado da Andrea a chiedere spiegazioni - informo la mia segretaria perfetta.
Arrivo da Andrea incazzato come un riccio.
- Punto 1… - gli faccio duro - la guida l’hai saldata con lo sputo. Il sedile cigola come un cancello arrugginito.
Andrea mi guarda perplesso.
- Punto 2. Che ti ha detto la testa di fare i raid notturni in autostrada con la mia Range? - mostrandogli la notifica con tanto di foto della targa.
- Quella notte la mia Range ce l’avevi tu… in riparazione.
Andrea prende la notifica, la legge attentamente e controlla a lungo le foto della targa.
Poi apre lo sportello della Range, scuote il sedile del passeggero e si china per controllare sotto lo stesso. Il tutto senza proferire una parola.
Quando si rialza, smuove ancora il sedile e mi informa: - Punto 1… io ti ho saldato la guida destra del sedile e non si muove. Il cigolio dipende dal supporto anteriore sinistro che si è spezzato. Chi cazzo ci carichi in auto? Gli ippopotami?
Rimango spiazzato.
- Punto 2… - continua - la tua Range arriverà a 179 chilometri orari quando sarà caricata sullo Shuttle. Andrea! La tua Range arriva a malapena a 150 chilometri all’ora!
- Eppure… - ribatto indicando le foto.
- Non è la tua Range - fa inflessibile - Guarda, il tuo porta targa è nero, questo è chiaro. Poi… la scritta RANGE ROVER, la tua è completa e perfetta, merito mio, a questa manca la G. La foto è di una Range Rover seconda serie, come la tua, ma col motore a benzina, il 4 litri o il 4,8… non saprei. Quelle sì che ci arrivano a 179 chilometri all’ora!
- Ma la targa… - obietto.
- La targa l’hanno taroccata – risponde - Lo fanno per fregare gli autovelox, una P diventa una B, una E diventa una L e viceversa. Vai alla Polizia Stradale a fare ricorso.
Sono disorientato.
- Il sedile… - continua - te lo posso riparare ancora, ma la prossima volta che lo rompi lo dobbiamo sostituire di sana pianta. Vedi di caricare le gazzelle, non le ippopotamesse.
 ippopotamesse?
Nel pomeriggio chiamo Gabriella, vorrei mettere la questione in mano sua e non stare a perdere tempo alla Polizia Stradale. Le telefono.
- Vorrei vederti stasera - le dico -ho un piccolo problema.
- Anche io- risponde.
- Vuoi vedermi? - sorrido dentro me.
- Anche io ho un problema… - dice con voce grave - e non piccolo.
- E…? - chiedo lumi.
- Passami a prendere alle 21 - chiudendo la comunicazione.
Passo il pomeriggio con l’ansia di sapere quale sia il non piccolo problema di Gabriella. Dal tono ho avuto il sospetto che io ci entri qualcosa col suo non piccolo problema ma ho la coscienza a posto, o quasi.
 avrà mica saputo di me e Maria Grazia? quella pettegola di Oleg…
Uccido il tempo leggendo un buon libro sul divano, con Ughetto disteso sulle mie gambe che ronfa beato. L’orribile mostro peloso rosso è sempre davanti alla porta di casa ad aspettarmi che torni dall’ufficio o dalle serate passate in compagnia. Poi sono tutto suo, esclusivamente suo. Se la notte ospito qualche fanciulla lui passa il tempo sopra l’armadio della camera ad osservarci, quando dormiamo e mentre facciamo della sana ginnastica. Non c’è verso di farlo dormire in sala, se chiudo la porta della camera comincia a miagolare disperato e sveglia tutti gli abitanti di Migiana. Sto cercando di abituarmi al riflesso di quegli occhi felini nella notte mentre sto trombando, ma non è facile… credetemi.
Puntuale come una cambiale, alle 21, sono da Gabriella che mi saluta freddamente e non proferisce parola durante il tragitto per il ristorante se non per dire - Cos’ha questo sedile? Ogni minima curva cigola.
- Non saprei… - rispondo indifferente - lo farò vedere ad Andrea.
Consumiamo l’antipasto, il primo, il secondo e il contorno in un silenzio glaciale, manco fossimo una stanca coppia sposata da vent’anni. Al caffè decido di rompere gli indugi.
- Allora… cos’è questo non piccolo problema che hai?
Gabriella posa la tazzina e mi guarda fissa negli occhi. Uno sguardo duro, di rimprovero.
ahia!
- Sei tu il mio non piccolo problema – dice - dove sei stato ieri notte?
Tombola!
- Un po’ in giro - rispondo cercando di avere un tono tranquillo.
- Dove?- incalza.
- Un po’ fuori Perugia, perché? - decido di cominciare a fare l’incazzato.
- Dove? - prosegue.
- Ma cosa vuoi da me? Si chiara senza fare tante domande!
- Lo sapevo… lo sapevo… - continua - che prima o poi sarebbe successo di nuovo.
successo cosa?
- Raccontami cosa hai fatto ieri sera - ancora.
- Ti assicuro che non c’è nessun’altra! - cominciano ad aprirsi crepe nel mio muro di difesa.
- Altra? Che cazzo c’entra un’altra?
- Appunto! Non c’è e non c’entra.
La vedo armeggiare qualche istante con la borsetta ed estrarre delle foto che mi porge, con rabbia.
- Lo sapevo che prima o poi ti saresti rimesso a giocare all’agente segreto. Hai qualcosa da dirmi riguardo a queste foto?
Guardo le foto con attenzione. Non sono nitide. Fatte di notte, da lontano. Si vedono delle persone in un cantiere edile che parlano tra di loro. Vicino a queste persone ci sono due auto. Senza ombra di dubbio una è una Range Rover.
- Cosa significano queste foto?
- Lo vorrei sapere da te - risponde tagliente.
- Perché?
Mi mostra altre foto che aveva trattenuto in mano. Sono degli ingrandimenti di dettagli delle foto precedenti. Gli uomini che parlano tra loro, ma mi accorgo che c’è pure una donna, comunque non identificabile anche lei. Poi gli ingrandimenti delle auto, un’Alfa 159, credo, berlina, scura e la Range, una seconda serie come la mia. Della Range c’è pure un ingrandimento del posteriore dove si riesce a leggere la targa. BL604FJ. Guardo Gabriella preoccupato.
- Spiegami cosa ci facevi là alle 1 di notte e cosa avete caricato nella tua auto! - mi incalza.
- Spiegami te come fai ad avere queste foto, invece! - passo al contrattacco.
Gabriella finisce il caffè e comincia a raccontare.
- Alcune notti fa c’è stato uno strano incidente stradale sul raccordo Perugia – Bettolle, quasi all’uscita di Corciano. La Polizia Stradale ha scaricato le immagini delle telecamere poste tra l’uscita ed Ellera per ricostruire la dinamica. Una delle telecamere non era allineata e ha registrato questi strani movimenti nel cantiere dell’ex discoteca Pulsar proprio ieri notte. La Stradale, per competenza, ha passato questo nastro alla Questura che lo ha girato a me per svolgere un accertamento. Ho fatto stampare le foto dei fotogrammi migliori e ho fatto fare gli ingrandimenti e… ti ho beccato! Perché mi hai taciuto di essere ancora nei Servizi Informativi?
La osservo in silenzio, tra le tante cazzate che ha sparato mi ha colpito la connessione con i Servizi Informativi.
Con calma, estrema calma, estraggo dalla tasca del giaccone la busta con la notifica e, lentamente, molto lentamente, gliela porgo regalandole, contemporaneamente, uno di quegli splendidi sorrisi da testadicazzo che tanto mi donano.
Gabriella la osserva, e ancora piena di rabbia estrae i fogli della notifica e le foto della targa del Range.
- Che cazzo ci facevi alle 2 di notte a Magliano Sabina? - la sua unica e  incazzatissima osservazione.
- Il mio piccolo problema è proprio questo - la informo infarcendo con tutta la calma che mi è possibile il discorso - Il 5 aprile, alle 2 di notte, a Magliano Sabina non ci facevo proprio un cazzo… perché non c’ero. Dove fossi non me lo ricordo, ma ricordo che la mia auto era dal carrozziere a fare delle riparazioni. Questa mattina sono passato da Andrea a chiedergli spiegazioni e…
- E…? - domanda con un filo di voce.
- E Andrea mi ha risposto che la Range che è stata fotografata dall’autovelox non è la mia.
- Perché?
- Punto 1, la cornice della targa, io ce l’ho nera e questa è chiara. Punto 2, la lettera G della scritta RANGE ROVER, io ce l’ho e qui manca. Punto 3, la mia Range, a 179 chilometri orari ci arriva solo se la butti dalle cascate delle Marmore – sfoderando di nuovo il sorriso malefico.
- Cosa significa? - chiede perplessa.
- Significa che c’è qualcuno che di notte va scorrazzando con una Range con la mia targa taroccata in autostrada e nei cantieri edili a caricare chissà cosa.
- Perché?
- Non saprei… credo che mi vogliano incastrare in qualcosa di poco pulito.
- Chi?
- Sta a te scoprirlo, bella! - mettendole in mano la notifica - fai un controllo di tutte le combinazioni di targhe che si possono fare con le lettere e i numeri della mia, incroci i dati con la Motorizzazione Civile e otterrai la risposta. E… già che ci sei, fammi annullare la multa dalla Polizia Stradale. Grazie!»
- Perché io?
- Perché sei te incaricata dell’indagine. Io ti ho fornito un dato importante e merito la giusta ricompensa.
Mi guarda sospettosa.
- Un’ altra cosa… - aggiungo mentre usciamo dal ristorante - la Range delle tue foto ha i cerchioni delle ruote con cinque razze. I miei ne hanno tre. Controlla! - indicandole la ruota anteriore sinistra della mia Regina.
Fidandosi ciecamente della mia osservazione, Gabriella estrae le sue foto ingrandite e verifica il tutto.
- E’ vero! - esclama stupita - Ma cosa ci sarà stato nella valigia e nella cassa che hanno caricato nell’altra Range?
altra Range! Incredibile! Mi crede!
- Non lo so ma… se ti va di giocare d’azzardo domani pomeriggio possiamo fare un salto al cantiere a saperne di più.
- Li interroghiamo?
- No! - dico con tono di rimprovero -Bluffiamo. Abbiamo una Range simile con una targa uguale. Vediamoci alle 18 nel mio ufficio e ci facciamo un salto.
- Non prima?
- A fine giornata lavorativa. Parleremo col capocantiere, ci sarà meno gente e te non ti sognare di dire che sei una poliziotta.

Lo sguardo perso di BAIOCCO dopo la lettura


Nessun commento:

Posta un commento