LA CUCCIA DEL CAPO
Un’ oretta a cercare lo stronzo (che non sarei io, checché
voci malevole ne dicano), ma la reale deiezione dei vari felini ospitati alla Reggia. Questa
mattina sono arrivate due giovani, carine e simpatiche veterinarie che stanno
facendo una ricerca parassitologica nei felini per conto dell’azienda TRAINER.
I gatti della Reggia, avvertiti per tempo, hanno deciso di
far mancare il loro indispensabile contributo: niente cacche nelle numerose
cassettine igieniche sparse qua e là.
Mentre il dubbio –pesante- si insinuava nella mente delle
due dottoresse (questo orribile essere non nutre i suoi numerosi gatti, anzi…
forse ci si nutre lui!) ho deciso di dare una svolta a questa singolare caccia
al tesoro.
Sono andato al bidone dell’umido tirando su il sacchetto
delle pulizie di prima mattina: 5 profumatissimi chiletti di porcherie
fisiologiche feline e, sorridendo, l’ho porto alle due come fosse un mazzo di
rose.
- Lo prendete tutto o facciamo la differenziata? – ho
chiesto - Dentro ci stanno palline di pipì felina di gatti con patologie varie,
simpatici stronzetti felini ricoperti di croccante granella di bentonite e,
dulcis in fundo (ma proprio in fundo al sacchetto) svariati Scottex intrisi di
cacca di riccio.
- Cacca di riccio? – hanno domandato esterrefatte.
- Cacca di riccio! – ho confermato – In garage ho pure una
piccola colonia di quei simpatici scrocca crocchette!
Se ne sono andate in tutta fretta, senza neppure gradire il
caffè che Micia aveva già preparato, come fuggendo da una situazione non in
grado di controllare.
Ma erano felici e soddisfatte!
Basta così poco; averlo saputo prima…
ROMEA ha supervisionato l'operazione "A caccia di stronzi" |
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