sabato 15 agosto 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO



DUE INDAGINI

- CAPPERI E ALICI -
di Andrea Gamilleri (e l'ignoto gattaro)
4a puntata






- RaGatti una buona notizia!
- Hai perso il manoscritto da leggere, BAIOCCO?
- L’hai lasciato fuori stamattina e ora è fradicio e illeggibile?
- E’ fallito l’editore e possiamo rescindere il contratto?
- No, oggi il tempo è schifoso quindi niente bagnetto alla troscia e tutti dentro alla casetta a leggere!
Un coro di disappunto sommerge il povero BAIOCCO.
- Preferite forse andare a fare i chierichetti alla Messa delle 9?
La lettura ha inizio; una semplice minaccia tacita il popolo felino delle Sacre Selve di Monte Malbe.

4)

- E’ questa la ragazza? - chiedo a Enzo mostrandogli i filmati del supermercato.
- Proprio lei! Vedo che si è attivato subito! - esclama bevendo il solito caffè sulla poltroncina gialla - Qualche novità?
- Al supermercato non conoscono il nome e il cognome né dove abita. Confermano che non la vedono da sabato. Non è stata sporta nessuna denuncia di scomparsa alla Polizia o ai Carabinieri. Ora iniziamo la ricerca a tappeto nel quartiere.
- Con quanti uomini? - domanda.
- Saremo in tre. Non vogliamo sollevare troppa attenzione, sarà una ricerca discreta. La ragazza le ha mai parlato di un gatto?
- No. Non abbiamo parlato mai di gatti o di altro, però…
- Però?
- Però, ogni giorno, portava una contenitore con delle crocchette a un gatto randagio che sta spesso ai giardini qua davanti.
- Che gatto?
- Un gatto rosso, un maschio, grosso, col pelo lungo rosso e sempre intrecciato o sporco di olio motore delle auto.
- Gli lasciava solo le crocchette?
- Sì. Gli lasciava le crocchette nel contenitore e spesso lo accarezzava e ci parlava.
- Ci parlava?
- Esatto. Parlava col gatto, ma non so cosa gli dicesse. Secondo me lei veniva ai giardini prima per il gatto, poi per portarmi il giornale.
- E ora? Il gatto?
- Anche lui è scomparso, da domenica, sarà una coincidenza?
- Io non credo alle coincidenze – replico.
- Fa bene.
ora mi tocca cercare pure un gatto rosso
Saluto Enzo e rimaniamo d’accordo che ogni mattina, ai giardini, ci aggiorneremo sugli sviluppi della ricerca.
Finisco la mattinata a controllare la figlia quindicenne del geometra Bucci mentre esce dalla scuola. Il pomeriggio inizio le ricerche sul campo della ragazza scomparsa, insieme a Maria Grazia. Ci muoviamo in maniera concentrica a partire da Piazza del Grifo. Il ragazzo di un bar la riconosce, ogni tanto viene a prendere il cappuccino la mattina e, un paio di volte, è venuta al pomeriggio a prendere un tè con un’amica. Non ne conosce il nome e neppure dove abita. Ci facciamo descrivere l’amica. Circa 40 anni, mora, una bella signora, elegante, simpatica e single.
- Te l’ha detto lei che è single? - domando.
- No! Ma l’ho capito lo stesso, è tornata da sola un paio di volte per agganciarmi.
- E… ti ha agganciato?
- Non potevo muovermi in libertà. C’era il proprietario che è anche il padre della mia ragazza. Però, poi non l’ho più rivista, né da sola né con l’amica della foto.
- Hai idea di chi possa essere?
- Buio pesto, purtroppo - risponde facendo una smorfia di disappunto.
 - Uomini… - commenta sottovoce Maria Grazia.
Continuiamo la ricerca nei vari esercizi commerciali della zona, nulla di fatto.
La mattina successiva riprendiamo la ricerca sul campo e un giovane edicolante di via delle Viole ci conferma di vedere ogni mattina la ragazza, anche se negli ultimi giorni, gli sembra, non si sia fatta viva.
- Prende sempre la ‘Gazzetta Umbra’ e, ogni mercoledì, ‘Mercato Nazionale’ un settimanale di annunci vari a livello nazionale - dice.
Ce ne facciamo dare una copia, è spesso quasi come un elenco telefonico. Non sa come si chiami ma ricorda una cosa.
- Mesi fa – racconta - ha incontrato casualmente un suo amico qua all’edicola. Si sono salutati calorosamente e lui l’ha chiamata Miriam.
Appunto il nome Miriam sul block notes.
- Conosce questo ragazzo?
- No! L’avrò visto un paio di volte in tutto. Dovrebbe essere uno studente universitario, ha l’accento calabrese.
vallo a cercare uno studente universitario calabrese a Perugia, saranno diecimila
- Segni particolari? – continuo a domandare.
- Chi? - risponde.
- Il ragazzo.
- Ma… con tutte le belle donne che circolano qua, secondo lei io mi metto a guardare uno studente calabrese? - mentre lo dice lancia un’occhiata concupiscente a Maria Grazia che ricambia con un sorriso di approvazione. Lo salutiamo e lo ringraziamo per la collaborazione, Maria Grazia lo saluta e lo ringrazia promettendogli che domani mattina passerà da lui a comprare il quotidiano.
- Donne… - commento sottovoce.
Continuiamo a cercare ma ci fermiamo dopo il quarto caffè al bar e due monetine, solo centesimini di euro, abbandonate in strada e raccolte dalle mie mani pietose.
- Se proseguiamo così moriamo intossicati dalla caffeina - dico con una punta di preoccupazione.
- La caffeina è un ottimo eccitante - puntualizza Maria Grazia - te la consiglio prima di un rapporto sessuale.
- Non ne ho bisogno - replico.
- Non sembrerebbe.
Tra battute e punzecchiature reciproche concludiamo un’altra vana mattinata di ricerche.
- Qua non andiamo da nessuna parte – commento - senza una bella botta di culo.
- Potresti cominciare col dare una botta a me - Maria Grazia riesce a sfoggiare anche una voce con una sfumatura di sensualità -Tanto per cambiare menù. Sempre a scopare con la donna del tuo capo, non mi sembra corretto.
- Oleg non è il mio capo e Gabriella non è la sua donna - esaurendo il discorso.
Il pomeriggio facciamo il punto della situazione con Oleg.
- Sappiamo che è un fantasma di nome Miriam, null’altro -  commenta - dobbiamo cambiare il metodo di ricerca.
- Come? – interviene Maria Grazia.
- Non lo so. Ma così non caviamo un ragno dal buco. Dobbiamo guadagnarci anche gli altri 10.000 Euro.
- Sii propositivo, allora! - replico.
- Che so… concentriamoci sulle sue abitudini. Abbiamo uno scontrino della spesa e sappiamo che compra regolarmente ‘Mercato Nazionale’, cerchiamo qualche indizio lì.
Gli metto in mano l’ultimo numero di ‘Mercato Nazionale’ e, quando Oleg vede la mole e lo sterminato numero di annunci per pagina suggerisce - Concentriamoci sullo scontrino della spesa.
Passo la mattina seguente a dissezionare la spesa del fantasma Miriam. Emmenthal svizzero, pane non meglio specificato, insalata mista confezionata e pretagliata, caffè decaffeinato, patatine fritte surgelate, detersivo liquido per piatti, acqua minerale naturale, yogurt ai mirtilli con un miliardo e passa di Bifidobacterium, pasta formato torciglioni in offerta speciale, banane, pile ministilo, crocchette White Cat da Kg.2, quattro scatolette di bocconcini SuperMiao in offerta speciale e una pizza espresso capperi e alici.
 pizza espresso capperi e alici?
- Cos’è una pizza espresso? - chiedo a Maria Grazia.
- Una pizza appena sfornata che ti porti via in un contenitore termico e ti mangi a casa ancora calda.
- Quanto tempo ci mette una pizza così a freddarsi?
- Credo un quarto d’ora.
- Allora la ragazza abita a non più di dieci minuti di strada dal supermercato.  Maria Grazia – continuo - te la mangeresti una pizza capperi e alici?
- Se mi porti fuori a cena mangio anche la pizza baccalà e ricotta -  facendomi l’occhiolino.
 Mentre ci rifletto decido di scendere ai giardini da Enzo.
- Una domanda, Enzo - gli chiedo - ha detto che la ragazza portava al gatto rosso delle crocchette. Solo crocchette o anche una scatoletta di umido?
- Solo crocchette. In un contenitore di polistirolo. Glielo lasciava sotto quella panchina e andava a fare la spesa. Quando tornava il gatto le aveva terminate e lei toglieva il vassoio vuoto e lo buttava o lo metteva nella busta della spesa - risponde.
- Quante crocchette?
- Non saprei - pensandoci un poco - forse un etto, forse due, il vassoio era piccolo, tipo quelli per i formaggi tagliati e confezionati.
Lo saluto e vado al supermercato. Appena il direttore mi vede fa per fuggire via ma lo blocco.
- Devo parlare con le cassiere. Me le mandi una per volta nel suo ufficio.
Dopo un’ora so che Miriam comprava sempre lo stesso tipo di crocchette e sempre in confezione da Kg.2, una volta ogni tre giorni circa. Le scatolette di umido, invece, le comprava quasi tutti i giorni e cambiava spesso marca a seconda di quelle che erano in offerta e costavano meno.
Prima di andarmene compro un sacchetto di crocchette White Cat da Kg.2 e una fetta di gorgonzola confezionata in vassoio di polistirolo.
Torno da Enzo.
- Come questo il vassoio? - gli chiedo.
Annuisce e mi guarda curioso.
Apro la confezione e gli porgo la fetta di gorgonzola. Poi apro il sacchetto di crocchette e ne verso un po’ nel vassoio vuoto.
- Era così la porzione? - domando.
- Forse un poco più abbondante…
Aggiungo altre crocchette.
- Così! Perfetto! - esclama.
Sorrido e rientro nel supermercato col vassoio con le crocchette.
Appena mi vede, il direttore si rifugia nel suo ufficio ma proseguo imperterrito verso il reparto ortofrutta. Mi impossesso di una delle bilance e peso il contenitore con le crocchette.
124 grammi
Quando torno ai giardini vedo Enzo circondato da uno stormo di piccioni impazziti mentre lui gli getta vicino delle manciate di crocchette del sacchetto che avevo aperto.
- Sono animali splendidi! - commenta.
- Soprattutto ripieni - rispondo cinico e torno nel mio ufficio.


Domenica, maledetta domenica...

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