Fine anni '90, quando ancora i randagi accuditi non erano un'enormità, iniziai ad abbandonare i miseri sacchetti di crocchette da 2 chili per orientarmi sui più comodi ed economici sacchi grandi. Non è che allora ci fosse tutta la grande scelta di oggi, poche marche, pochi gusti, ma più risparmio. Iniziai ad adottare le Brekkies Urinary Care, che proprio comode non erano, per il semplice fatto che mi sembravano decisamente migliori dei coriandoli colorati delle Friskies, anche loro in sacco da 20 chili, pur costando lo stesso prezzo. Anzi! Con la complicità del gatto di Rosi Sementi, che adeguatamente compensato, pensava ad aprire ogni tanto qualche sacco e renderlo invendibile al pubblico la convenienza era massima: metà prezzo al pubblico, cioè 25.000 lire contro i 48.000 a prezzo pieno. Si andò avanti fino all'arrivo dell'euro, poi i vari piccoli rivenditori che le vendevano sfuse, mischiandole con le peggio schifezze in circolazione ottennero l'esclusiva.
Ma quello che ricordo bene, e che ho pure documentato è l'immagine sul sacco delle Brekkies. 20 chili di crocchette non sono per chi ha uno o due gatti, ma per una comunità, e la comunità per eccellenza è la colonia felina. E chi si occupa di colonie feline? Ma certo, le gattare! E allora, alla Affinity, proprietaria del marchio, decisero di ingraziarsele per aumentare le vendite: da qui sul fronte la foto di una graziosa, elegante, ben pettinata ed improbabile gattara che spupazza il suo gatto.
Con l'occasione, ma forse più per via di quel grande affare che fu l'Euro per noi, le Brekkies da 48.000 lire passarono a 49 Euro.
Un successo della Madonna per i fatturati dell'Affinity!
Ma l'ufficio marketing disse che era ora di rinnovare la confezione e dalla semplice ed ecologica robusta carta si arrivò al pratico, inquinante ed economico sacco in plastica. Con l'occasione i gattari, notoriamente più stronzi delle gattare si ribellarono: "Via la Fata Turchina dalla confezione o noi passiamo alla concorrenza!"
Detto così ogni fatturato industriale trema ed ecco allora che la "Fata Turchina" muta in un giovane, alto, prestante, elegante con barba curatissima improbabile gattaro, e il solito gatto che oramai era invecchiato assai. Con l'occasione ci fu un "lieve" ritocco del prezzo al pubblico, ma sempre sostenibile. Le gattare "Fate Turchine" si incazzarono non poco e via le Brekkies dal menù dei randagi con moltiplicazione dei casi di struvite per quelli sterilizzati.
Alla Affinity si fecero la classica domanda: "Stiamo forse sbagliando qualcosa?"
E il dubbio li riportò sull'immagine inserita nel sacco: non si poteva certo tornare indietro, un dirigente non ammette mai l'errore, non si potevano mettere la Fata Turchina e il Principe Azzurro insieme che fa troppa famiglia e il target sono gatti randagi, senza famiglia appunto.
E mentre COVID, e poi Ucraina, terremotavano l'economia arrivò la svolta: niente umani rompicazzo in copertina, solo ed esclusivamente il gatto, oramai certamente defunto ed imbalsamato.
Naturalmente fu lo spunto per un altro lieve ritocco di prezzo.
Ora quelle che un tempo io compravo a 25.000 lire il sacco lievemente danneggiato costano di listino 119,00 Euro, ma su Internet si riescono a reperire a circa la metà, che comunque fa sempre 120.000 lire al cambio attuale.
Questa è la storia delle Brekkies vista dal soldato che le maneggia da oramai 30 anni in quantità industriale.
La storia di quanti fanno danni solo per profitto, non avendo magari neppure un gatto in casa (comunque, per par condicio Friskies, foto a parte, ha avuto la stessa evoluzione, forse peggiore).
Dopo questo lungo ed inutile post rimane solo da ricordare e salutare colui che dietro lauto compenso rompeva i sacchi di Brekkies per farmeli comprare a prezzo dimezzato: Ciao NAPOLEONE!




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