In maniera improvvisa e del tutto inaspettata è arrivata la cartolina con i saluti di ZEPPA!
Pochi si ricorderanno di lei.
E' una storia di 3 anni fa: la Colonia di Quelli del Pozzo.
Colonia domestica in una casa lasciata dai proprietari trasferiti fuori regione e messa in vendita. Il proprietario, un amico, mi chiede di dare un'occhiata e nutrire quando posso i gatti lasciati là, semi randagi e poco sociali: 3 ne vengono dichiarati.
La prima volta che ci vado con la Supplente ci troviamo circa 20 gatti, tutti piccoli o giovani e naturalmente interi: la classica colonia domestica della piattinara (la moglie dell'amico) capace solo ad aprire scatolette.
Sgomenti io e la Supplente dobbiamo elaborare un piano per dare un futuro a questi gatti: non è detto che chi compri accetti la loro presenza.
Fase 1: sterilizzazione a tappeto e in brevi tempi.
Con l'occasione pensiamo di alleggerire pure un poco la situazione rilasciando gli sterilizzati giovani alla Colonia Nuova.
Non è stato un grande pensiero, col senno di poi, fortuna che dopo le prime sterilizzazioni abbiamo abbandonato l'opera.
I primi 4 gatti sterilizzati furono trasferiti in Colonia con scarsi risultati: PATRIZIO, il nero più adulto, se ne andò subito, fu avvistato da I Morti di Fame ma solo una volta, poi il buio.
PANNA sparì ma tornò per aggregarsi alla Colonia, ma un tumore se la prese dopo un paio di anni.
DECIO, che poi era femmina, sparì e non fu più vista.
Stessa sorte per ZEPPA che, però si dimostrò più scaltra.
Si aggregò ad una casa ospitale a metà strada tra la Colonia e la Reggia e mi arrivarono sue notizie dalla proprietaria, per sapere se era della Colonia in quanto con l'orecchio destro spuntato (la famosa apicectomia, da tutte le gattare osteggiata ed invece utilissima).
Spiegai la sua storia e rimasi tranquillo: ZEPPA, pur essendo asociale, aveva trovato una casa con umani compiacenti.
Giorni fa è arrivata la cartolina in oggetto, ZEPPA è cresciuta, si è fatta bella ed ora sta tranquilla nella sua nuova casa: sicuramente la più fortunata del gruppo.
Questa storia mi fece riflettere; forse avrei fatto meglio a seguire l'istinto e sterilizzare, poi riportare a domicilio tutti i gatti. Col tempo allentare le visite per nutrirli e dar loro tempo di esplorare e scegliere nuove possibilità in modo che non fossero arbitrariamente allontanati dal loro territorio, ma fosse una scelta loro se lasciarlo o meno.
Fortunatamente non c'è stato tanto tempo: la casa è stata venduta ad una giovane coppia, di quelli "imparati" con i gatti, che gradivano poco consigli e aiuto. Li ho lasciati a fare le ultime sterilizzazioni rimaste e al loro destino del "Non ti preoccupare, ho già fatto la gattara nelle mie vite precedenti!"
Non so come sia finita e neppure me ne preoccupo, se non c'è collaborazione è inutile cercare di mettersi in mezzo, tanto il lavoro sarà comunque non perfetto.
Ciao ZEPPA, buona permanenza a Monte Malbe!






















