Non si era ancora visto quest'anno, e un poco mi preoccupavo, anche se la vicina in fondo al fosso a primavera mi aveva inviato una sua foto mentre stava spaparanzato sul tetto.
Mi riferisco a PAPERINO, oramai gatto geriatrico che tanti anni fa aveva scelto la vicina (e le sue Perle di Gourmet) abbandonando la Reggia e i suoi amici, ma ogni estate si faceva rivedere per scroccare qualcosa e dare un saluto al suo Capo.
Domenica mattina mattina invece me lo sono ritrovato in terrazza, splendido con la sua possenza tigrata. Gli altri gatti lo hanno salutato come al solito, ma di fretta che era l'ora della colazione. Con me invece tutta un'altra storia, due testate, un paio di affettuosi morsi senza denti, caduti come le foglie ad autunno e la richiesta di qualcosa di speciale. Gli ho versato una di quelle scatolette piccole, da grandi occasioni, molto ambite da tutti.
Ha gradito, come al solito. Un po' meno ha gradito PISTONE che lo ha visto per la prima volta e non riusciva a capacitarsi della confidenza che aveva con me.
Glielo ho spiegato "PISTONE, PAPERINO era un gatto della Reggia, il secondo che ho salvato in Colonia e portato a casa perché troppo piccolo e malato. Sono 16 anni che ci conosciamo e ogni estate viene a farsi rivedere, non essere geloso!"
PISTONE ha abbozzato, ma appena PAPERINO è sceso dal tavolo l'ha invitato ad andarsene "Non venirci a rubare le scatolette delle grandi occasioni! Quelle sono solo per i residenti!"
Anche quest'anno è andata; PAPERINO è tornato all'ovile, ha saputo che la sua amichetta OLIVA non c'è più e che prima o poi toccherà anche a lui.
"Facciamo poi, Capo..." ha detto andandosene.
Ciao PAPERO, riconosco sempre più in te il DNA della grande SCIRE'!
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