Timido ma incuriosito e spaventato da quella massa di gatti estranei e quasi sociale con gli umani. Per una settimana ha ricevuto il pasto a domicilio appena fuori del campo sotto il sentiero della Colonia; non intendeva mescolarsi a quei barboni senzatetto che sentiva pasteggiare poco lontano.
La sua morfologia era indubbiamente da giovane maschio, un paio di anni, ma un piccolo particolare mi fece accelerare la sua introduzione in Colonia: non aveva le palle, quindi era una gatta dai lineamenti mascolini e andava comunque sterilizzata. Un esame più accurato fece sorgere il sospetto che fosse un maschio sterilizzato, quindi bisognava ricorrere in Cassazione per decidere il reale sesso del nuovo disgraziato arrivato.
Inadatto per comportamento alla vita di Colonia fu trasferito alla Reggia dove riassaporò la sicurezza delle mura di una casa, il calore dei termosifoni, la morbidezza dei divani e almeno due pasti giornalieri più le crocchette. Unico difetto: alla Reggia ci stavano più gatti che in Colonia.
La Cassazione (ASL) decise per il sesso maschile decurtato degli attributi sporgenti e, finalmente, dopo FOSCO e TOSCA il micione biancoenero ricevette il nome definitivo TOSCO (e gli fu comunque spuntato l'orecchio destro).
Ora è perfettamente integrato con gli altri abitanti quadrupedi della Reggia, col bipede ha qualche problema in quanto TOSCO è soprannominato "Il Piscione", e ha trovato un suo equilibrio.
Auguri TOSCO! (ma piscia dentro le cassettine!)
Comincia l'avvicinamento di TOSCO alla Colonia Dicembre 2015 |
TOSCO alla Reggia Lo sguardo è perennemente incazzato, ma è un buono |
Nessun commento:
Posta un commento