DEBITI e PINELLE
(Le pinelle sono come i debiti;
se ne hai troppe sono solo problemi)
di Autore Ignoto
- 1° e 2° capitolo -
Ci hanno incastrato ancora! Noi che pensavamo di goderci i primi raggi
di sole primaverili sul nostro Solarium in silenzio, o al massimo scambiandoci
qualche innocuo pettegolezzo, siamo di nuovo prigionieri di un romanzo da
leggere. Maledetto autore sconosciuto, ma non avevi un cazzo da fare che
metterti a scrivere? Comunque l’inquietante presenza di questa gatta nera dà già una sfumatura di noir che, come dice BERETTA: “Non guasta mai…”
1
Ho raggiunto la perfezione.
Archiviato ogni ricordo, bello e brutto.
Cambiato tutto della mia vecchia vita.
Ne ho cominciata un’altra e in questi tre
anni ho trovato il giusto equilibrio.
Finché è comparsa una gatta nera…
2
- Buonasera a tutti e benvenuti al primo
corso di burraco organizzato dal circolo “I soliti 4 gatti”. Sono Catia
Pucci -Catia con la C-
istruttrice di burraco. Il mio compito è d’introdurvi al meglio nel mondo di
questo splendido gioco.
Rimango basito.
questa
poi… non me l’aspettavo!
- Della storia del burraco - continua Catia
(con la C) - dalle origini nel Sudamerica alla sua rapida ascesa in Italia e in
Europa potrete leggere il tutto, a casa, al capitolo dedicato nel manuale della
nuova federazione, che vi ho consegnato al momento dell’iscrizione.
Sorridendo, Catia mi porge il manuale di cui
ero sprovvisto.
- Tieni Andrea, a te non l’avevo dato.
Poi prosegue - Dalle vostre schede personali
ho visto che siete già tutti in grado di giocare, almeno a livello amatoriale,
quindi preferisco spendere qualche minuto in più per ricordarvi il corretto
comportamento al tavolo di gioco e precisamente quello che non si deve -mai-
fare…
Mi distraggo un attimo per osservare gli
iscritti al corso (o meglio, quelli di sesso femminile). Me l’avevano detto che
il burraco è una vera miniera di donne e ora ne ho la conferma. Su 20
partecipanti siamo solo 3 uomini: un signore anziano, tanto da avere ormai
raggiunto la pace dei sensi e un giovane, sui 30 anni, che sembra molto
interessato al gioco e non al contorno. Ergo, sono l’unico maschietto
appetibile per questa vagonata di donne: un atletico 46enne, single e
perennemente abbronzato.
Un
vero bocconcino per tante fanciulle!
Certo, anche tra loro c’è da fare una pesante
scrematura. Risultano appetibili un paio di signorotte sulla cinquantina e una
coppia di amiche, ben più giovani, ma non certo definibili eccelse. Degne di
nota, oltre all’istruttrice Catia, un altro paio di signore sulla quarantina
abbondante e una mora, riccia, abbronzata e appariscente, con un davanzale in
bella mostra (probabilmente ritoccato da mano esperta), due gambe che superano
ogni dubbio e un culo…
Completa l’opera l’espressione da grande
porca. Ci scambiamo un paio di occhiate sfuggenti ma cariche di significato
erotico.
Torno al presente con gli ormoni in
subbuglio.
- Come sapete - prosegue Catia - il 30 giugno
le varie federazioni di burraco italiane si sono riunite nella FUIB e dal 1
settembre è possibile partecipare a tornei, anche amatoriali o di beneficenza,
solo se muniti della tessera di iscrizione che, per i non tesserati
precedentemente, si ottiene solo partecipando ad un corso come questo.
un
altro modo di spillarti qualche soldo
Catia beve un sorso di acqua da un bicchiere
sopra al suo grande tavolo e continua - Riassumo brevemente le sequenze di
gioco…
Infine si ferma per farci leggere le varie
fasi dello svolgimento del gioco che ha scritto, a caratteri cubitali, nel
grande foglio sul treppiede metallico.
- Ora bando alle ciance! In fondo alla sala
trovate cinque tavoli già apparecchiati di carte e score, sedetevi e cominciate
a giocare. E ricordatevi che a burraco si gioca in coppia, non ognuno per se!
Mi alzo volontariamente in ritardo per poter
scegliere il tavolo che più mi ispira: naturalmente quello più popolato da
fauna femminile di bell’aspetto. Vengo subito invitato dalle due giovani
fanciulle che (come immaginavo) fanno coppia al tavolo. Accetto l’invito e mi
siedo; vediamo chi mi tocca come partner. Arriva la mora fatale regalandomi un
sorriso da erezione con la domanda - Ci accoppiamo?
- Certamente! - rispondo mentre cerco di
calmare il mio uccello che ha captato qualcosa di interessante.
- Luana, piacere! - dice a tutti, ma
sorridendo solo a me.
- Sabrina… Ornella - le altre due.
- Andrea - replico a tutte e tre.
La ragazza alla mia destra (un metro e
sessanta con una quinta abbondante) apre a ventaglio le carte e ne peschiamo
una ciascuno per stabilire chi deve iniziare il gioco. Sta a me la prima mossa.
Scopre la carta dal tallone e mi appare una pinella, il 2 di cuori. La prendo
sogghignando e controllo le mie carte.
una a
Roma, una a Genova e l’altra a Catania
L’unico abbozzo di tris sono due 7. Li calo
insieme alla pinella pescata sorridendo alla mia socia che rimanda uno sguardo
perplesso, poi alza gli occhi e la vedo ridacchiare.
Dietro di me c’è Catia che controlla lo
svolgimento della partita. Proseguiamo il gioco per circa due ore. Ogni tre
smazzate scambiamo le coppie di avversari. Terminiamo poco prima mezzanotte.
Mentre sto salendo sulla mia nuova Range Rover, parcheggiata davanti
al circolo, la conturbante mora mi lancia un bacio come saluto e se ne va con
la sua fiammante Mini cabrio gialla.
- Bella donna, eh?- sento dire dietro me. E’ Catia.
- Non mi avevi detto che tu eri l’insegnante! - la rimprovero.
- Dai - dandomi un buffetto sulla guancia
sinistra - facciamo
pace. Ti andrebbe un piatto di patatine e una birra di quelle buone?
E’ tardi per il mio bioritmo, vorrei andarmene
a letto -a dormire- ma, inspiegabilmente, rispondo sì.
- C’è un pub qua dietro – prosegue - non
occorre l’auto, facciamo due passi.
L'imprendibile BERETTA sempre latitante da quando ha saputo di essere in lista per la sterilizzazione |
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