La vita da gattari è dura, si sa.
Sempre attenti a controllare chi manca ai pasti, chi non sembra in perfetta forma e scovare quel maledetto che fa la cacca fuori dalla cassettina solo per mostrarti che è fradicio di vermi intestinali.
Ma ci siamo abituati, oramai è una specie di routine riuscire a vedere chi durante la giornata non si è presentato agli appuntamenti di rito o cambia repentinamente le proprie abitudini: non c'è giorno che l'attenzione non sia focalizzata su quel o quell'altro gatto.
Naturalmente mi riferisco solo alla Reggia, nelle Colonie è più semplice controllare il tutto in maniera sistematica e veloce.
Il tutto per anticiparvi il coccolone di fine settimana, che solitamente coincide con quello del mese.
Anteprima: sabato sera, alla chiusura delle persiane di casa, anticipo del fatto che il Capo se ne va a letto a godersi il suo meritato riposo, manca al rientro, quasi fuori tempo massimo, GAETANO. E' strano, di solito la cavalletta a tre zampe è puntuale al rientro notturno in casa, e scatta subito l'operazione mnemonica di capire quando sia stata l'ultima volta che si era fatto vedere. Vado a letto con la convinzione che GAETANO era assente anche al pasto serale, e serpeggiano le prime preoccupazioni, lievi, comincia a fare meno freddo, le piccole prede escono dalle loro tane e GAETANO è un cacciatore di prim'ordine: sarà rimasto fuori impegnato ad aspettare la preda scovata che esca dalla sua tana. Ma il fatto che fosse assente al pasto non mi torna.
Al risveglio, la mattina, subito a controllare fuori e aprire le porte per farlo rientrare: ma di GAETANO nessuna traccia, i gatti della Reggia sono comunque tranquilli.
Chiamo ripetutamente GAETANO a gran voce durante la giornata ma nulla: il tripode non si presenta ai pasti e neppure al rientro serale in casa.
Lunedì stesse operazioni: richiami e controllo visivo se nel bosco ci fosse il suo cadavere o dei suoi pezzi sparsi in giro. Nulla, di GAETANO nessuna traccia.
Comincia a serpeggiare qualche pensiero negativo, anche se di gatti della Reggia scomparsi e poi tornati a distanza di giorni ce n'è una storia ben lunga. La più eclatante più di 10 anni fa: La SCEMINA, la mia preferita, esce un poco all'aperto, cosa strana per una gatta domestica più presente del frigorifero in cucina. La sera non torna: inizia il dramma.
La chiamo, chiamo i vicini per far controllare che non fosse rimasta chiusa in qualche garage, ma nulla. Per 7 giorni La SCEMINA latita da casa e viene già data per dispersa, inghiottita dal bosco. Invece l'ottavo giorno è fuori dalla terrazza ad aspettare che si apra il finestrone. Grosse feste ed enorme sospiro di sollievo.
Ma torniamo al tripode GAETANO, gatto fragile ma esuberante, cucciolone ancora con poca esperienza e troppo curioso del mondo.
Oramai ei fu! Penso tra me. Chiamo i vicini per il solito controllo di garage e cantine poi, ieri mentre me ne sto andando alle Colonie lo ritrovo dormiente dentro un cartone. Dolorante ma non affamato: la zampa anteriore destra è offesa e non la appoggia, ma non è schiacciata.
Ora il coglione viaggia a due zampe, in equilibrio assai precario, ma vive sul mio letto con frequenti viaggi alle ciotole del cibo.
Ha avuto una brutta avventura, pure io, ora bisogna solo vedere se appoggia la zampa offesa per capire se ci sia una frattura o meno ed eventualmente andare dall'ortopedico.
Stanotte a dormito con me, sotto stretto controllo, oggi l'uscita è vietata e staremo a vedere il futuro.
Questo fine settimana ho consumato 4 anni della mia settima vita, sono quasi in riserva, ma GAETANO è tornato vivo e tutto intero ed è questo che conta.
Quanto è dura la vita da gattari!
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