sabato 19 aprile 2025

TEMPI DURI - Crescere con i gatti!

Nell'inverno 2009 fu risparmiata in quanto giovane, di portamento eretto e sicuramente destinata ad una vita sicura in mezzo a tanti castagni morenti o già seccati. 

Ha dato le sue soddisfazioni: la scelta è stata esatta ed ora è cresciuta abbastanza per dichiararsi maggiorenne.

Si è un poco inclinata per catturare più luce possibile per la sopravvivenza; ora i suoi competitori non sono più i castagni ma degli insulsi pini piantati senza criterio alcuno, cioè il criterio umano è che venivano regalati dalla Forestale, e che sono troppo alti, di chioma pericolosamente troppo esposta alla tramontana e troppo inclinati che, ogni tanto qualcuno ne viene giù autonomamente.

Fosse per me farei la classica mattanza; ma non posso, malgrado tutto ci vogliono dei permessi che mai ti daranno e, finché uno non ne cade da solo sulla strada facendo un hamburger degli occupanti di qualche sfortunata auto, nessuno interverrà.

Una decina e passa di anni fa, durante il diradamento dei castagni morti e sofferenti, che a differenza dei pini difficilmente si schiantano al suolo da soli, consigliai ai tecnici della Agenzia Forestale di eliminarli.

Mi guardarono come un ebreo guarderebbe Hitler.

Il risultato fu che la grande bufera del 2013 ne tirò giù tre in croce, proprio sopra la casetta che fu salvata da un palo della recinzione piantato in maniera solida e li resse tutti e tre senza sfrittellare la casetta. La stessa bufera fece strage di querce malridotte, cipressi, tigli e l'intera boscaglia di piccoli ed esili pini sopra al parcheggio.

Ma torniamo all'attore principale: la quercia della Colonia. 

Un fuscello nel 2009 che è cresciuto a dismisura ma non preoccupa più di tanto. E' solida, con buona vegetazione che ogni primavera si mostra e ci ripara dai raggi solari. Le radici son ben piantate a terra, costrette da quelle dei pini ad infilarsi in profondità nel duro terreno.

In poche parole: resiste, cresce e fa compagnia i gatti.

E' una roverella che da quando siamo nel bosco ha tirato su generazioni di gatti che la hanno scelta come gioco e per addestrarsi alla salita sugli alberi.

Lunga e sana vita a te, silenziosa compagna dei Coloni, sono contento di averti risparmiato 16 anni fa anche se temevo che le tue radici, crescendo, avessero messo in pericolo la stabilità della casetta nel bosco!

Ci vediamo nel pomeriggio!



La piccola roverella davanti alla porta della casetta nel 2009



Nel 2012 grande compagna di giochi del piccolo UEBI



Oggi, col tronco più importante, fa da scenografia a MEZZACODA

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