- Capo - fa nuovamente BAIOCCO - ma una volta, com'era la Colonia in generale?
- Bella domanda BAIOCCO! Quasi un ritorno alla gioventù! Ma posso parlarti solo della mia esperienza personale, ai tempi non c'erano Facebook o Instagram e al limite potevi confrontarti solo con la gattara della Colonia più vicina. Eravamo in pratica soli: i gatti randagi e il gattaro. Se il gattaro sbagliava un gatto ci rimetteva la pelle, se ci azzeccava il gatto era salvo. Poca assistenza veterinaria, il mondo degli animali domestici era ancora tutto da esplorare, figuriamoci quello dei randagi!
- Un Far West, Capo?
- Più o meno, ma soprattutto poca informazione, l'unica era quella sul campo, sulle esperienze passate. Ora chiedi a Google e ti sa dire tutto sui sintomi insorgenti di una malattia felina, sul cibo migliore a seconda della situazione. Ho già scritto sul Blog che una volta le prime scatolette erano di pochissimi marchi, costosissime e nessuno si sognava di comprarne in quantità sufficiente ché i soldi non ci stavano, si aprivano solo con l'apriscatole e, spesso, giravi con le dita massacrate dai tagli irregolari dei coperchi.
- Sangue e bocconcini!
- Esatto! Non sapevi se un randagio era un gatto perso o abbandonato o nato randagio. Il randagismo era molto più presente. Facevi un'unica empirica prova: se il gatto conosceva le crocchette era probabilmente un gatto domestico perso o un novello abbandono. I gatti accuditi erano meno sociali e dovevano accontentarsi di quello che passava il convento.
- Cioè?
- Cure quasi inesistenti, un unico antibiotico per gatti a disposizione, il vecchio ma ancora attuale Vibravet, con cui curavi dall'ascesso al cancro ai reni. Per inciso, non c'erano tutti questi problemi coi tumori, o forse neppure sapevamo che esistessero. Esisteva il gatto randagio vivo e quello morto, tra un giorno o una settimana. L'unica cosa che anche allora esistevano erano le Madri Teresa di Calcutta che spargevano, rigorosamente a terra, scartocciate di cibo di avanzo dai pasti familiari o rifilature di macelleria, convinte di aver salvato con quel gesto il mondo intero. E intanto radunavano topi, cani, randagi pure loro, altri gatti che ne venivano da chissà dove e creavano uno sporco e una puzza incredibile. Ancora oggi c'è qualche imbecille che è rimasto alla preistoria e pretende di fare questo.
- Niente Brekkies e Bundy allora?
- Macché! Quella è storia moderna e contemporanea! Poi una particolarità, solo una curiosità che voi non conoscete e neppure immaginate, per fortuna. Una volte le gatte partorivano una, massimo due volte all'anno e in periodi ben stabiliti.
- Partorivano? Facevano gattini?
- Esatto BAIOCCO! La sterilizzazione non era ancora in uso in forma massiccia come ora. Ed era pure difficile e costosissima da fare! Niente ASL o altre strutture, solo veterinario privato che difficilmente voleva occuparsi di gatti randagi. Tu non sai quanti studenti di veterinaria hanno assistito nella facoltà di Perugia alla sterilizzazione di gatti della mia Colonia. L'unico metodo per contenere un poco il randagismo. La particolarità era che le gatte partorivano tutte nello stesso periodo e c'era un patto di mutua assistenza, io aiuto te e tu aiuti me, e se una gatta moriva, di solito investita, le altre tiravano su la cucciolata rimasta orfana.
- Ammirevole!
- Già, ancora i gatti randagi non avevano iscritto nel loro DNA la pericolosità delle automobili e spesso ci rimanevano vittime. Non erano Colonie vere e proprie, BAIOCCO, ma una comunità di gatti randagi il cui unico scopo era la sopravvivenza stretta.
- Triste...
- Abbastanza. Ma voi vivete in un periodo migliore, se avete una gattara sveglia e aggiornata sulle varie problematiche molti errori si evitano e si sopravvive meglio.
- Capo...
- Dimmi BAIO
- Mi sono intristito un poco, apri qualche bustina di quelle buone e versa le crocchette nelle ciotole!
- Appunto...
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