Antefatto: in mezzo alla strada, tornando dalla Colonia trovo un piccolo riccio immobile e pronto per essere spiaccicato sull'asfalto da qualche auto. Lo raccolgo e infilo in auto. A casa lo porto in garage, famosa residenza invernale e punto di ristoro per ricci in difficoltà.
I Gatti della Reggia si accorgono subito che c'è una novità, anche se non è al solito dentro ad un trasportino. Mi seguono in corteo nel garage.
GAETANO: "Mo' questo cos'è? Un nuovo piccolino? Ma guarda che pelo strano che ha! Cazzo, punge!"
PUNTINO: "E' un piccolo di riccio, nessun nuovo pretendente al mio piatto di Whiskas!"
GIANNA: "Sì! E' un riccio! Ma possibile che questo qua deve raccogliere tutte le bestie che incontra?"
GAETANO: "Un riccio? Cos'è un riccio?"
BORA: "Sei qui da troppo poco zoppetto! Nel garage è pieno, non si mangiano e non ci si gioca, anche se ci fregano le crocchette"
GAETANO: " A che servono allora?"
PUNTINO: "Forse il Capo ci fa il sugo..."
Il riccetto è un poco spaventato, comprensibile, poco attratto dalle crocchette e dall'acqua, un po' meno. Si muove bene autonomamente ma, il fatto che lo abbia trovato vagante in pieno giorno, non è un buon segno per lui. Lo osservo e noto che respira con un poco di affanno, zittisco i gatti e ascolto il suo respiro, simile all'enfisema polmonare di un fumatore.
BORA: "Respira come il Capo quando trasporta la legna!"
GIANNA: "Sì! Ma lui sta fermo, mica lavora!"
Capisco che il nuovo ospite ha qualche problema e che il problema non è pane per i miei denti; dove cazzo si fa l'iniezione di antibiotico a un riccio?
Rapida telefonata al CRAS dell'ENPA e veloce viaggio verso Bettona per farlo gestire da chi ne è più capace.
"521!" dice la ragazza all'accoglienza dandomi un foglietto col numero di telefono del CRAS e la matricola del nuovo ingresso "Se desidera notizie sul piccolo quando chiama ci dica questo numero!"
"521!" ripeto ad alta voce ai gatti appena tornato a casa "Il riccio si chiama 521!"
PUNTINO: "E noi che ci lamentiamo dei nomi a cazzo che ci mette il Capo!"
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