Una marea di cuccioli di svariate età e molteplici patologie. Cominciai le catture privilegiando i malati. Al primo colpo ne entrarono in gabbia 3: due fradici di rinotracheite e uno stranamente sano (preso anche quello, tanto da lì doveva sloggiare).
AGHI, DANNY e JACK furono battezzati alla Reggia.
Iniziati a curare e messi in isolamento due di loro riuscirono nella notte ad evadere dimostrando che il DNA e il cervello dei randagi è altamente sviluppato alla libertà. Rimase in isolamento solo AGHI, su cui non avevo scommesso una lira sulla sua sopravvivenza.
DANNY la sera tornò spontaneamente alla prigione per continuare la terapia, JACK (quello sano) si aggregò immediatamente ai gatti del garage dopo aver capito che l'abbondanza di cibo in quel luogo significava la fine della fame.
AGHI e DANNY guarirono e si socializzarono subito, JACK rimane sempre il solito asociale, rustico, poco incline al contatto e alla presenza umana.
Tre maschietti, anche se all'inizio pensavo che il nero a pelo lungo fosse femmina (infatti AGHI è lo storpiamento del nome originario AGATA).
L'autunno di catture proseguì con sterilizzazioni e adozioni dei soggetti più sociali e nessun altro gatto di Mantignana arrivò alla Reggia (bastavano quei 3 diavoli scatenati).
Come poi è andata a finire in quella colonia non lo so (e neppure lo voglio sapere); ho dato consigli e disposizioni, quindi bastava solo un po' di buona volontà e rimboccarsi le maniche.
AGHI quasi guarito |
Ora è uno splendido cuscino |
DANNY e AGHI in isolamento |
Malignetto DANNY è sempre incazzato |
Prima foto ufficiale di JACK |
JACK appena conseguito il diploma di elettricista |
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