SPELACCHIO - L'arrivo 5 febbraio 2018 |
Previsione naturalmente sbagliata, ma il gatto aveva qualcosa che non mi convinceva. La coda era per una buona metà senza pelo, con un buffo ciuffo terminale a mo' di spolverino; da qui l'immediato nome SPELACCHIO (non me ne voglia l'albero di Natale della Colonia). Osservandolo con attenzione vidi che la coda non era inanimata, quindi forse ancora salvabile, ma l'andatura era la classica del gatto incidentato con frattura del bacino. Me lo presi a cuore e lui tornò tutte le sere (ma anche di giorno) a trovare le crocchette, spesso accompagnate da un mastodontico piatto di paté. Comunque SPELACCHIO non era avvicinabile. Continuai a nutrirlo e lui, piano piano, risistemò il bacino assumendo un'andatura sempre lenta ma normale. La coda no! La coda è rimasta sempre spelacchiata, ma viva, con quel sul buffo ciuffo.
Tipico investimento automobilistico con frenata sulla coda.
Non lo ho considerato un gatto aggregato in quanto ero (e tutt'ora lo sono) convinto che fosse un gatto di proprietà. Infatti questa estate è sparito, e quando oramai era destinato a diventare solo uno dei mille ricordi felini, è tornato stabilendosi in pianta stabile alla Reggia. Dove stia tutto il giorno è un mistero glorioso; nessuno lo vede, ma di primo mattino e la sera sul tardi è puntuale a chiedere il suo pasto completo (paté + crocchette).
Ora è un Aggregato a tutti gli effetti e in attesa di venire disarmato da esperte mani veterinarie. I patti sono chiari: io ti nutro e non ti accarezzo (non gradisce), tu ti adegui alle usanze della Reggia.
Buon compleanno SPELACCHIO!
SPELACCHIO - 4 febbraio 2019 |
Nessun commento:
Posta un commento