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UN CADAVERE DI TROPPO
(Un Mistero irrisolto)
Un
pomeriggio qualunque di un giugno ancora tiepido: quello del 2013, il giorno 28
per la precisione. Il Capo arriva alla Colonia Nuova con la sua solita
puntualità e con il suo consueto metodo saluta nominalmente tutti i presenti
(non è educazione: fa il primo sommario appello per controllare chi è assente).
Poi passa all’abituale distribuzione del pasto e alla sua conclusione si siede
sulla sua panchina preferita accendendo una sigaretta ed assumendo quel
familiare sorriso ebete (ma i suoi occhi ci spiano per controllare se tutti
siamo in forma o se qualcuno manifesta un qualsiasi problema).
Poi
le altre abituali azioni: le solite, sempre scandite con i medesimi tempi.
Sembra un automa. Ma non lo è: le azioni sono ripetute con la stessa cadenza
per evitare dimenticanze.
Che
palle ‘sto Capo!!!
Ma
pure la giornata, sempre quel 28 giugno 2013, è decisamente incolore.
Si
arriva all’atto finale, i saluti. Solitamente cumulativi (oramai il Capo ha
preso mentalmente nota degli assenti) ma spesso si distrae e ci scappa l’errore
fatale: salutare per nome un singolo gatto. Allora l’umano deve correre ai
ripari e salutare singolarmente tutti i gatti ancora presenti (altrimenti ci
offendiamo e lo puniamo con l’assenza il giorno successivo). E comincia allora
la sequela delle benedizioni. Anche quel giorno, 28 giugno 2013.
Ciao
WAFER! Ciao PALLUCCHINO! Ciao OFELIA! Ciao ORFEO! Ciao LITTO! Ciao ZORRO! Ciao
TAZZA! (che aveva già salutato, ma non infieriamo) Ciao EMILIA!
Finalmente
chiude il cancelletto della Colonia e si incammina mestamente coi piatti
sporchi e i rottami del pasto alla sua Panda. Mette in moto e si dirige al
piazzale per fare inversione e proseguire (“finalmente!” dice lui) verso casa
sua.
Ma
a metà manovra l’auto si ferma e il Capo esce trafelato. Lo vediamo chinarsi a
terra, armeggiare dentro al portabagagli e di nuovo chinarsi a terra per poi
sollevare un pacco che tristemente purtroppo conosciamo: un sacco mortuario.
Pieno.
Parcheggia
di nuovo sopra la Colonia e scende ansimante e ansioso.
Comincia
a chiamare a gran voce: - ZORRO!!! ZORROOO!!! ZORROOOOOO!
-
Un colpo di sole – commenta BAIOCCO.
-
Il cielo oggi è velato e il sole non filtra nel bosco – lo corregge il
precisino PALLUCCHINO.
-
Ha fumato… - la replica di EMILIA.
-
Comunque ZORRO non c’è – precisa lo sciocco PERONI, subito accorso nella
speranza di un pasto bis.
-
E’ vero! Manca ZORRO!
-
Era qua! Dov’è andato?
Col
Capo che continua ad ululare ai castagni – ZORROOO!!!! ZORROOOO!!!!
ZORRO
è assente, ma al pasto c’era! Ne siamo tutti sicuri, Capo in primis.
Finalmente
il nostro umano ci spiega la sua preoccupazione: - C’era il cadavere di un
gatto bianco e nero sul piazzale. Appena investito, uguale… tale e quale a
ZORRO! Ma l’ho salutato prima, come ha fatto a farsi investire tre secondi
dopo? Controllate se sia qua in giro, presto!
Il
gatto investito era la copia perfetta di ZORRO ma con un piccolo particolare
discrepante: l’orecchio destro non spuntato, segno di gatto sterilizzato dai
servizi ASL e segnale riconoscitivo dei gatti di Colonia. Però spesso può
capitare che le veterinarie dell’ASL si dimentichino di asportare la piccola
porzione di cartilagine, alcuni di noi sono stati sterilizzati dall’ASL ma
hanno le orecchie intere (sicuramente è passata di mano qualche bustarella).
-
ZORRO ha l’orecchio destro spuntato, vero!?! – chiede speranzoso il Capo, ma
nessuno sa rispondere: che cazzo ce ne frega a noi delle orecchie degli altri!
Intanto
continuano ad echeggiare i richiami al nostro collega bianco e nero, si
affaccia pure l’istrice ODOACRE per chiedere di smetterla di fare tutto ‘sto
casino che sua moglie CONCETTA sta facendo il pisolo.
E
mentre PERONI stava già facendo complessi calcoli mentali per stabilire quanto
spettasse pro-capite della razione alimentare del defunto ZORRO lo stesso esce
da dietro la ceppara di un vecchio castagno con il rotolo di carta igienica in
mano.
-
Neppure cagare in pace si può più? – ammonisce il Capo – Che vuoi?
-
ZORRO!!! Allora sei vivo!
Chi
fosse quel gatto cadavere e come fosse capitato là e, soprattutto, come cappero
si fosse fatto investire è uno dei tanti Misteri irrisolti di Monte Malbe.
P.S.
ZORRO ancora sta a fare gli scongiuri dopo l’ultima esclamazione del Capo e
quando va al suo cesso personale avverte almeno una dozzina di noi colleghi.
P.P.S.
ZORRO ha l’orecchio destro regolarmente spuntato (è un gatto onesto).
ZORRO - Io cadavere??? Ma andate a cag...!!! |
CHE SUSPANCE! Sei un maestro.
RispondiEliminaGrazie cara!
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