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SFUMATURE DI GREI
(Un mistero risolto per caso)
Correva
l’estate dell’anno Domini 2013, alla Colonia Nuova si era in piena emergenza
per i gattini abbandonati, come sempre.
Un
pomeriggio, durante la distribuzione del cibo, il Capo sente due occhi piantati
su lui e i suoi movimenti. Si volta e fuori dalla recinzione scorge un felino
adulto colore grigio-avana.
I
due si osservano attentamente per stabilire che: uno è un dispensatore di cibo,
l’altro (“Porc… Putt… Schifos… Tro…”) è una gatta adulta, forse abbandonata
insieme alla sua cucciolata, in avanscoperta.
Il
Capo nutre il felino fuori dalla recinzione sperando di avvicinarlo e
constatare con la palpazione delle mammelle quanti siano i piccoli e che età
presunta abbiano. Comincia ad ammaliarla chiamandola col primo nome che gli
viene in mente: GREI, non GRAY! GREI come la cera!
Il
contatto avviene ma le mammelle sono pressoché inesistenti, anche la
conformazione del cranio è un poco anomala e la fugace tastata alle parti
intime conferma che non ci sono attributi in evidenza.
Ma
il Capo è perplesso: qualcosa non gli torna.
Afferra
il nuovo arrivato, lo posiziona a culo in su e alza la coda controllando
attentamente.
E’
maschio! Indiscutibilmente maschio, ma sterilizzato.
Poi
è quasi cordiale con l’umano e altamente asociale con i suoi simili: maschio
adulto, sterilizzato, di appartamento, viveva come unico animale.
-
Chissà se rimarrà… - commenta il Capo – Comunque GREI è un nome unisex, glielo
lasciamo! – la sua unica preoccupazione.
Per
una settimana GREI continua a presentarsi ai pasti, divorando il migliore patè
in commercio e distribuendo schiaffi ai coloni più ansiosi di socializzare col
nuovo arrivato.
Poi
un giorno è assente; - Sarà andato a fare una ricognizione della zona – la
spiegazione del Capo. Il giorno dopo, pure. E anche l’altro e quello dopo: -
Non è rimasto… - ci conferma il nostro umano.
Passano
le settimane e un giorno il Capo vede su FB un appello del ritrovamento di una
gatta in una zona di Perugia. Osserva attentamente la foto del felino e ha un
raro lampo di intelligenza. Controlla delle foto che aveva scatto una mesata prima e… non c’è dubbio! Quello è
GREI!
Ma
l’annuncio parla di un gatto femmina, comunque c’è un numero telefonico e lui
chiama spiegando i fatti.
-
Guardi – ci racconterà poi la telefonata – che io sono la delegata regionale di
(importante associazione animalista a livello nazionale), le pare che non
sappia riconoscere una gatta femmina da un maschio?
Il
Capo non insiste e chiede dove può trovare la “gatta” in questione.
Naturalmente la delegata l’ha lasciata per strada. Non importa, lui va a
controllare e ritrova GREI che lo riconosce e chiede subito di quel patè così
appetitoso. Il Capo lo ingabbia e se lo riporta alla Colonia, dove cominciano a
viaggiare scatolette di paté appetitoso e schiaffi ai coloni.
Stavolta
la permanenza di GREI dura solo tre giorni, scompare di nuovo.
-
Va bene! – sentenzia il Capo – Affare chiuso, qua non ci vuole stare e noi non
lo tratteniamo.
Passano
i mesi e di GREI si perde pure il ricordo. Fino ad un certo giorno; il Capo
deve andare a comprare non so cosa ad un negozio di petfood che solitamente non
frequenta. Mentre aspetta il suo turno alla cassa vede esposte su uno scaffale
una serie di comodissime e costosissime cucce per gatti. In una c’è addirittura
il Trudi acciambellato a grandezza naturale ed intonato con la stoffa!
-
Bello! – fa, toccandolo. Il Trudi si volta e miagola un qualcosa tipo “Cazzo
vuoi?”
Poi…
un lampo! I due si riconoscono: - GREI! – esclama il Capo
-
Hai portato il paté? – risponde il micio.
Il
tutto sotto gli occhi del proprietario del negozio che interviene: - Si chiama SAVERIO, sta da noi da qualche
anno, anche se ogni tanto scompare. Ma torna sempre, forse ha il vizio di
salire nelle auto coi finestrini aperti. Perché l’ha chiamato “GREI”?
Il
Capo è costretto a spiegare e dimostrare la veridicità del racconto con le foto
salvate nel telefonino.
Così
si è svelata la doppia vita di SAVERIO/GREI semirandagio in Perugia, con un
posto comodo (e costoso) dove dormire e il vizio di scroccare passaggi in auto
per andarsene un poco a zonzo.
Ciao
GREI!
(Vedi di rimanere dove stai, che qui non sentiamo la tua mancanza!)
GREI al suo primo giorno di Colonia - Luglio 2013 |
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