LIRA
Reggia di Monte Malbe - Ottobre 2017
La storia de I Gatti di Monte Malbe, due bande di felini semirandagi che hanno adottato un umano in cambio della loro sussistenza giornaliera. (Vai a Presentazione)
Era giunta l'ora! Anzia era passata, ma AGHI ha sopportato strenuamente.
Ad AGHI è stato tolto il cerchiaggio dopo la ricostruzione della mascella fratturata per incidente stradale. Finalmente non miagola più ciaffo, come il gatto di Jovanotti.
Tornando nel garage ha promesso che la notte starà più attento e cercherà di schivare le auto che passano.
Per contro io gli ho promesso che se lo vedo sulla strada la notte lo chiudo nel trasportino e lo riapro al mattino dopo il risveglio.
Ha risposto con una pernacchia ben riuscita, senza ora quel ferraccio in bocca!
Giudizio AGHI, ehhh!
Oggi è un compleanno speciale!
Di quelli che i gatti si ricordano bene, almeno 12 di loro, forse anche 13!
Esattamente un anno fa sbarcava alla Colonia della Scuola il Capo e la sua preziosa borsa con i viveri e da allora nulla è più come prima!
Il solito gruppo di gatti domesticizzati ma non sterilizzati lasciati a loro stessi in una situazione di degrado alimentare; per intenderci i gatti servono per cacciare i topi e di quelli si devono nutrire, se sono vecchi, lenti, incapaci o impossibilitati muoiono di stenti.
Ma dal 28 aprile i topi servono solo per giocare e sfogare istinti felini.
Un pasto completo, umido più crocchette, al giorno, antipulci mensile, sterilizzazione (ma ancora non abbiamo finito) hanno cambiato la prospettiva di vita di quel gruppo di gatti, tutti imparentati tra loro con un range di età che va dai 15 anni agli 1.
Per vari motivi disorganizzativi delle istituzioni purtroppo una femmina, la più piccola non è stata sterilizzata e credo che a breve ci regalerà l'ennesima cucciolata indesiderata.
Comunque non verranno messi in adozione, lassù di posto ce n'è abbastanza, di cibo a sufficienza e la Colonia è tra le più sicure che possano esistere. Rimaniamo in vigile attesa per aiutare la probabile futura mamma gatta nel crescere i piccoli.
Poi si procederà alle nuove e vecchie catture fino a bonificare del tutto quel posto ed interrompere il ciclo vitale.
La Colonia è in culo al mondo, in terreno privato ed esente da abbandoni, disarmate tutte le femmine si va fino ad esaurimento dei presenti.
In un anno la situazione è cambiata radicalmente: il cibo costante e puntuale fa miracoli! Niente più dermatiti e denutrizione o competizione alimentare, anche se nei ricordi di quei gatti rimane prepotente lo spettro della fame e vederli mangiare ricorda i primi tempi di cura di qualsiasi colonia.
Erano in 9 originariamente, poi una gatta adulta ci ha regalato una cucciolata inaspettata e sono diventati 13, per poi calare a 12 perché uno dei piccoli era troppo fragile e disgraziato per rimanere là ed è stato, meglio stata visto che è femmina, adottata.
Ora siamo in 12, numero perfetto per tenere sotto controlla la situazione, prossimamente forse in 15 o 16, ma tutto è ancora da vedere.
Buon primo compleanno scolari, tra poco arrivo su col pasto giornaliero, siate pronti ed aspettatemi come al solito lungo la sterrata che porta al casolare!
E' BRUTO, due mattine fa, a darmi la notizia.
"Capo, ti saluta Malignetto DANNY e ti ringrazia per tutto quello che hai fato per lui!"
"Saluta? Dove è andato"
"Ha dato una pacca a tutti noi e si è incamminato per il bosco del fosso. Per un poco i cuginetti AGHI e JACK lo hanno accompagnato, poi sono tornati indietro."
In effetti, il giorno prima, DANNY aveva un comportamento un poco strano: non era entrato in casa per mangiare preferendo rimanere steso al tiepido sole a scaldare le ossa e far godere un poco di tepore alle sue innumerevoli patologie.
Ancora mi ricordo del gattino nero, brutto, sporco di muco e starnutente tirato via da una colonia spontanea dove i piccoli nascevano e sparivano in un lampo. Ma riuscii a salvarlo insieme ad AGHI, anche lui fradicio di rino tracheite. Poi 8 anni di Reggia dove lui spadroneggiava come un ducetto, tanto da farmi pensare che il Capo Comunità fosse lui e non BRUTO.
Quanti ricordi in 8 anni volati via come la tramontana.
Ma ora bisogna pensare al quotidiano e sporzionare una compressa di antibiotico per accingersi ad un'epica operazione, che Gabriele D'Annunzio manco se la sogna: dare la medicina a PERONI.
Ciao Malignetto, sei stato il più adorabile rompicoglioni a quattro zampe che abbia mai conosciuto!
Sono 15 giorni che QUARK manca dal pasto giornaliero; troppi per il metodico e quasi onnipresente rosso. Siamo autorizzati a pensare male.
"Ci siamo fumati pure QUARK!" il commento di BAIOCCO.
Penso che abbia ragione.
Un gatto di circa 10 anni, ancora in buona salute, sveglio, vigile e poco incline alla socialità con sconosciuti. Escludo un prelievo forzoso ma ripropongo le stesse alternative formulate per la scomparsa di RALF un mese fa circa: o investito ed andato a nascondersi chissà dove o predato da cane sciolto o lupo; comunque non un pensiero positivo.
"Quest'anno sarà duro..." mi ero già detto i primi di gennaio: dopo qualche anno relativamente tranquillo arriva sempre il periodo che il destino o la Natura pareggiano i conti. Questo sembra uno di questi anni.
Cerchiamo di far scorrere velocemente il 2023, anche se alla Reggia ho un paio di casi sotto rapida scadenza, e vediamo cosa succederà.
Dopo MEO/TRUTTRU', RALF, QUARK e un paio di sconosciuti affacciatisi una volta e mai più rivisti l'ipotesi lupo è in primo piano e poco possiamo farci.
Il lupo è nel suo territorio e vuole sopravvivere, i gatti sono sì! nel loro territorio, ma importati da abbandoni o spiacevoli vicende varie: è lui la specie alloctona.
Aspettiamo gli eventi fiduciosi di rivedere il nostro QUARK!
BRUTO
"Per amministrarvi votate politici cialtroni, incapaci, culturalmente rimasti al buio medioevo e poi vi lamentate se vogliono fucilare orsi, sterminare lupi e fare mattanza di cinghiali? Umani, fate pace con il vostro cervello (se lo avete)!"
Con estrema prudenza, e superstizione, si era evitato finora di fare il post di arrivo tra I Gatti di Monte Malbe per PISTONE.
Le possibilità che qualcosa andasse storto ce n'erano assai e la prudenza, quando si parla di gatti trasferiti non è mai troppa.
PISTONE era un randagio disgraziato: inserito in una Colonia felina come ce ne sono tante: poco cibo, sporco ovunque e nessuna sterilizzazione, tanto i maschi non partoriscono!
Va a finire che il nostro baldo giovane, ha tra i 3-4 anni, nel suo pellegrinare va ad incappare in un laccio per catturare lepri e ci rimane catturato alla zampa sinistra.
Si ripresenta dopo un mese all'appuntamento con chi lo nutre da tempo, non la gattara ufficiale naturalmente, con la zampa ciondolante e un ferro che ne fuoriesce.
Portato subito all'ASL viene visitato, decretata l'amputazione della zampa in necrosi e sterilizzato.
Per evitargli ulteriori problemi la ragazza che lo nutriva lo porta da un veterinario privato che esegue la delicata operazione. Ora PISTONE, chiamato così perché neppure un nome aveva, è tripode e senza tetto; le ragazza non se la sente di riportarlo in quella colonia nelle condizioni in cui sta. Lo fa stallare fino a completamento della terapia e tramite un discreto tam-tam la notizia della sua sfortuna arriva alla Reggia.
Di tutto abbiamo bisogno alla Reggia tranne che di un tripode sconosciuto, asociale e che ne viene da un nuovo territorio. Ma PISTONE non può, e deve, tornare a correre pericoli in piena libertà.
Si decide di fare una prova: A) In primis PISTONE deve accettare il nuovo territorio a lui perfettamente sconosciuto, B) deve pure accettare la presenza di tanti altri gatti altrettanto sconosciuti, C) deve tollerare nel territorio la presenza di un umano, anche lui perfettamente sconosciuto, che ha il suo territorio nel medesimo spazio.
Troppo per essere ottimisti e non pensare che PISTONE se ne vada via alla prima occasione utile.
Invece PISTONE è un gatto intelligente; valuta la situazione, il territorio è ampio, con molto verde e buone disponibilità di reperire cibo. Gli altri gatti non sono ostili e l'umano, in fondo, è un po' rompicoglioni ma non pericoloso o assillante.
Fa la sua prova e terminato il periodo di adattamento decide di rimanere.
Ora è lui a cercare gli altri gatti, non più sconosciuti, per passare del tempo in compagnia sotto al sole. Le crocchette sono buone e ha fatto il solco tra la sua cuccia e la ciotola più vicina. La casa, oggetto misterioso e sconosciuto, lo attrae e spesso passa intere giornate steso su una sedia nel salone; ma sempre allerta e sul chi va là!
Ha compreso di chiamarsi PISTONE e risponde annoiato alle richieste dell'umano che controlla spesso la sua presenza e posizione.
Per il futuro si prevede un progressivo avvicinamento all'interno della casa e allentamento della diffidenza verso l'umano. Col tempo, PISTONE è solo da un mese e mezzo a Monte Malbe e i gatti richiedono pazienza nella loro gestione.
Solo una cosa PISTONE ancora non si spiega: come fa quella piccola scheggia tigrata a cui manca una zampa posteriore a correre come un fulmine e arrampicarsi sugli alberi come una scimmia?
Forse perché a GAETANO manca la zampa posteriore destra, non la sinistra, o forse perché ha un quarto di mole di PISTONE.
Benvenuto PISTONE, PERONI ti aspetta come al solito sul divano del salone per fare le solite quattro chiacchiere e pettegolezzi vari!
Ieri inaspettatamente è venuto a trovarci TRIFOGLINO.
TRIFOGLINO è un randagio, ma potrebbe essere anche di proprietà, vagante che dal 2015, un paio di volte all'anno viene a trovarci, in occasione delle sue scorribande amorose. Naturalmente, come quasi tutti i gatti di proprietà del Monte, TRIFOGLINO è intero, con tutto quello che ne consegue.
La sua ultima visita risaliva a gennaio scorso; era ancora in forma, possente, a parte le orecchie orrendamente sfettucciate durante le baruffe amorose.
Ieri TRIFOGLINO mi ha colpito, in maniera negativa: dimagrito tanto da far pensare ad un'insufficienza renale, forse già portatore di un tumore squamo cellulare al naso e col muso che sembrava gonfio da ascesso: un vero catorcio.
Non è fuggito, anzi si è avvicinato alla mia mano quasi sfiorandola e lì ho capito che TRIFOGLINO chiedeva aiuto.
Aiutare un gatto vagante adulto e non socializzato è un' impresa, praticamente non sai da dove cominciare a mettere le mani.
Mi sono dato tempo: se TRIFOGLINO continuerà a bazzicare la Reggia e sarà meno forastico vedrò di ingabbiarlo e farlo visitare, altrimenti sarà uno dei tanti gatti interi che concluderà nell'ombra la sua vita a Monte Malbe.
E' triste vedere il declino di un gatto che si mostra da otto anni e assistere impotente alla sua inesorabile discesa ma io richiedo sempre e comunque un minimo di collaborazione felina per cercare di dispensare qualche aiuto, oltre al cibo.
E' proprio il caso di dire "Chi vivrà, vedrà!"
CARDINALE è un orologio svizzero!
Ha appena presentato la bozza del quarto numero del Magazine de I Gatti di Monte Malbe in attesa di approvazione, subito concessa, tanto di CARDINALE, il precisino di Monte Malbe, ci si può fidare!
COLONIA DE I MORTI DI FAME
La missione è riuscita!
PAVESINO è stato anti spulciato senza particolari problemi!
Oramai è quasi un gatto stanziale desideroso di attenzioni e cibo sicuro tutti i giorni; cosa non si fa per un pasto!
GAETANO, a nome di tutti I Gatti di Monte Malbe, ringrazia i nostri sostenitori che con l'acquisto dell'uovo permetteranno nuove cure e sostentamento ai felini del Monte!
QUESTURA DI PERUGIA
NOME - AGNESE
DATA DI ARRESTO - 9 maggio 2020 (Colonia di Piscille)
CHIP - 380260044373092
SESSO - F (sterilizzata)
CLASSE - 2019
RESIDENZA - REGGIA DI MONTE MALBE
MANTELLO - Grigio topo con striature di colori assortiti
OCCHI - Due (gialli)
CODA - Sì (grigio topo striata)
ZAMPE - Quattro
CARATTERE - Schiva ma non asociale
INTERESSI - Le porte chiuse che possono aprirsi e scoprire nuovi mondi
SEGNI PARTICOLARI - Staziona perennemente davanti a porte chiuse nell'attesa della loro apertura. E' la mamma di EMMINA.
Veloce carrellata (altrimenti ci stiamo fino a domani) dei Neri della Reggia.