sabato 28 maggio 2016

IL SOLARIUM LETTERARIO







DEBITI e PINELLE

(Le pinelle sono come i debiti:
se ne hai troppe sono solo problemi)
- 11° capitolo -









- Perché il Capo ha piantato quel palo all’ingresso? – domanda BERETTA tornato dopo lunghi giorni di assenza.
- Ha detto che ci appiccherà per la coda tutti i gatti che non si presentano all’adunata pomeridiana – rispondo per farlo sentire in colpa e un poco preoccupato – Preparati – aggiungo.
BERETTA arraffa la ciotola delle crocchette per l’istrice ODOACRE e fugge precipitosamente nel bosco.
- Quando ti ci metti sei veramente stronzo, BAIOCCO – mi rimprovera LITTORINA – Chissà ora quando lo rivedremo BERETTA. A proposito, ma a cosa serve poi quel palo?
- Il Capo dice che ci deve collocare una targa.
- Ha già distrutto la Panda?
- No, scema! Una targa che indica che questa è una colonia felina.
- A che serve? Noi lo sappiamo!
- Forse agli umani… - replico.
- Capito, siamo diventati come un monumento e chi viene deve pagare il biglietto per vederci!
- Però! Mica scemo il Capo! Una forma di autofinanziamento!
- Finalmente potrà metterci il ricevitore per il wi-fi gratuito!
  
11

- Ed eccoci di nuovo qua! - fa la squillante voce di Catia in veste di istruttrice di burraco.
- Siamo finalmente arrivati a prendere il pozzetto. Lo abbiamo in mano e dobbiamo giocarlo. Cosa mai ci sarà di tanto difficoltoso da richiederne una lezione completa?
Catia è diventata più sciolta nel tenere le lezioni, forse anche merito del fatto che ha preso confidenza con noi.
C’è una nuova defezione: una vecchietta rompicoglioni che finora non aveva capito un cazzo e continuava a giocare a burraco come fosse stato la canasta.
Al suo posto è tornata la conturbante Luana, con le sue gambe da urlo fasciate da un pantacollant aderentissimo e slanciate da una decina di centimetri di tacco quasi a spillo. Continua a lanciarmi occhiatine e sorrisini che sconvolgono i miei ormoni maschili (oltre agli ormoni sconvolgono qualcos’altro dentro le mie mutande).
- Analizziamo tutti i casi possibili - continua la maestra - Abbiamo il pozzetto in mano -preso prima degli avversari- e non abbiamo il burraco. Cosa fare?
Catia mi lancia un’occhiataccia mentre sto sbirciando le zampe accavallate di Luana.
- Semplice – continua - La prossima e obbligatoria tappa è...
Dopo alcuni minuti Catia tira il fiato e ci fa cenno se sia tutto chiaro.
- Altra ipotesi...
Luana allunga le gambe, poi le accavalla.
I miei occhi e la mente sono subito di nuovo rapiti dai suoi movimenti.
Se ne accorge; comincia a troieggiare accarezzandosi i capelli e aggiustando più volte il suo corto vestito all’altezza delle pere siliconate.
come mi piacerebbe arrivare a quel pozzo!
- Chi prima chiude, più segna - sento dire da Catia -Non avete il burraco? Siete nella cacca! Massima attenzione…
Poi conclude - Ricordatevi! Il burraco non è un gioco dove vince chi ha maggior fortuna con le carte; ma chi fa meno errori.
Giusto! evitiamo di aprire due fronti di gioco
Segue la solita sessione di smazzate al tavolo che mi vede ancora accoppiato con la riccioluta Luana.
Chiudiamo la serata inaspettatamente in tre, io, Catia e Luana; ma a bere birra e mangiare patatine fritte. Mentre Catia mi chiede se ci sono progressi nell’indagine vedo Luana fare la troia con una tavolata di ragazzotti poco sopra la ventina. Finiamo di bere e mangiare in due; la zoccola si è trasferita definitivamente al reparto carne fresca da macello.
- Stasera ne battezzerà un paio - mi dice sottovoce Catia.
- Addirittura due?
- Forse anche tre o tutti e quattro, dipende da quanto è in arretrato.
quando sarà il mio turno?
Riporto la mente e l’attenzione altrove.
- Tanto per cominciare Glen Grant è lo pseudonimo di Lionel Hawtin, sottufficiale del SOE. E’ morto da anni e il suo libro è stato censurato dai servizi segreti inglesi. La copia che mi hai dato è della versione italiana fatta pubblicare dalla vedova, Claire Stutton, prima di morire anch’essa. Ah! La Stutton si era trasferita in Italia dopo la morte del marito. Altro elemento, è vero che hanno bombardato un piccolo monastero in Umbria, sul Monte Cucco, il primo giugno del quarantaquattro. Tutto qua. Ancora ho dei dubbi se quello che ha scritto sia un bufala. Me la sono guadagnata la birra, stasera?
- Hawtin… Stutton… dove si era trasferita la vedova, in Italia? - dice senza rispondermi.
- Non lo so, mi devo informare?
- Magari - stavolta risponde - Forse è solo una coincidenza, ma…
Finiamo di bere la nostra birra mentre osservo la fatal Luana all’opera. Prima di salutarla, ci saluta lei uscendo dal locale con uno dei giovanotti.
beato lui!
- Invidioso? - lo sfottò di Catia.
- Non proprio invidioso, ma avrei una certa necessità anche io. Sempre che ritrovi il libretto delle istruzioni per ricordarmi come si fa.
A buona intenditrice, poche parole.
E nella notte non ho avuto bisogno del libretto delle istruzioni.
- Intendi pagare il mio talento investigativo con prestazioni sessuali? - le chiedo la mattina prima di uscire dal suo appartamento.
- Perché no!
Ho la certezza che sarà una lunga e meticolosa indagine.
Tra il rincoglionimento della stanchezza e la preoccupazione di essermi cacciato -ancora una volta- nei guai, mi ricordo della telefonata da fare.
Chiamo la tipografia a Città di Castello e parlo col responsabile.
- Signor Rossi – inizia - mio padre si è ricordato dell’episodio. Tutta la prima edizione è stata sequestrata dai Carabinieri perché conteneva informazioni pericolose. La Littorina Editrice ci ha lasciato pure il chiodo.
- Cioè?
- Il debito. Non ha pagato la stampa dei 100 libri.
- Mi scusi – intervengo - lei mi ha detto che tutta la prima edizione è stata sequestrata. Allora come faccio io ad averne una copia in mano?
Rimane silenzioso per qualche istante, poi - Giusto. Mi richiami tra mezz’ora, per favore.
Richiamo puntuale.
- Ulteriore novità - espone il responsabile - tutta la prima edizione è stata sequestrata, forse si sono salvate le prime cinque copie di stampa già spedite alla Littorina Editrice e che -comunque- ci ha lasciato il chiodo lo stesso.
- La ringrazio della sua disponibilità.
anche in Italia il libro è stato ritirato
Passo a controllare la mia casella di posta elettronica segreta.
“Ciao frocione!
Ma non avevi detto che andavi in pensione dalle donne e dalle indagini?
Quello che ti fa fare un pelo di fica…
Ho già messo al lavoro i fratelli; quanto prima avrai notizie.
Ken
P.S. I ragazzi di Ashamaio ti ringraziano ancora per il campo da calcio che gli hai regalato.”

LITTORINA osserva curiosa il palo

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