mercoledì 8 luglio 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO







LA DOVEROSA PRECISAZIONE







Sono giunte alcune domande sul romanzo che non potevo o volevo soddisfare prima;
ecco la doverosa precisazione!
Il ritrovamento fortuito di questa moneta da parte di un collega cercatore toscano, un solido dell’Imperatore Antemio del 453 DC, ha dato lo spunto mancante per il parto di questo romanzo.

Era il giugno 2010*

Fronte


Retro


Il resto era tutto presente, aspettava solo il guizzo, l’idea, il cemento che collegasse tra loro i vari tasselli.
Ed è arrivata; lei, bella come il sole, in perfetto stato di conservazione, in pratica un fiordiconio, che magicamente ha riunito le idee orbitanti da tempo nel mio cranio e le ha messe in fila.
Serena, Oleg, Ken, il logorroico Francesco e suo padre, appellato Antemio in onore alla moneta, l’incredibile Eleonora, detta Lele (l’unica a cui ho dedicato una storia a raccontini), Agata e Domiziana sono personaggi reali che hanno attraversato negli anni la mia vita. Qualcuno la attraversa ancora.
Una menzione particolare per un’amica, che tanto mi ha fatto penare, e che come tutte le migliori attrici è riuscita ad avere un triplice ruolo nel romanzo: il farmaco MaCriz 6.6 (acronimo manipolato), la sfuggente e disturbata Vanessa e l’aggressiva e torbida Gabriella.
Quanto all’ambientazione del romanzo, solo Colle Corona è un nome di fantasia (ma facilmente identificabile) e la storia collegata è in parte vera.
Perugia, Mantignana, Migiana di Corciano esistono veramente.
Carpaneta, con la sua desinenza che la fa risalire all’occupazione dell’Impero Romano, potrebbe essere un luogo di fantasia, un luogo magico, da sogno, frutto dell’immaginario dello scrittore.

Potrebbe… eccola in una foto durante la nevicata del 1956



Il tutto per ribadire la prima regola di chi si cimenta nella scrittura: 
scrivi solo di cosa sai.

* La moneta della foto è stata consegnata alla Soprintendenza dei Beni Culturali tramite la Questura di Grosseto. Il suo valore stimato è di Euro 6.000 minimo, considerato lo stato di conservazione dovrebbe sfiorare i 50.000. Allo sprovveduto scopritore dovrebbe (il condizionale è più che necessario) spettare una quota pari al 50% del valore periziato. 
Da ciò non vi venga in mente di andare a comprarvi un metal detector, ve lo sconsiglio vivamente! 
Questo ritrovamento, peraltro veramente fortuito e senza l’ausilio di metal detector (questa è la linea difensiva nel processo intentato dallo Stato) ha creato un clima di ‘caccia alle streghe’ nei confronti dei cercatori terrestri italiani con numerose noie per tanti colleghi, anche se il nostro legale di fiducia, un amico cercatore di Spello (PG), riesce a trascinare i processi fino alla prescrizione del reato. 
Ma le sue parcelle sono salate, dovrete vendervi anche il canarino di casa per saldarle!

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