venerdì 31 luglio 2015

LE NOSTRE FOTO (segnaletiche)

QUESTURA DI PERUGIA



NOME - OLIVA
SESSO - F (sterilizzata)
ETA' - Classe 2006 (Deceduta 31 marzo 2023 per tumore alla vescica)
RESIDENZA - Reggia di Monte Malbe
PROFESSIONE - La Lavandaia della Reggia
MANTELLO - Nero
OCCHI - Due (gialli)
ZAMPE - Quattro
CODA - Sì (nera)
CARATTERE - Socievole con gli umani, dispotico con i suoi simili
INTERESSI - Il bucato e le lavatrici della Reggia
SEGNI PARTICOLARI - Non consuma i pasti in mezzo alla plebaglia felina, ha il suo posto sopraelevato

mercoledì 29 luglio 2015

CHEESE! Scatti felini a Monte Malbe

PERONI
- Capo, possibile che stai sempre a farci foto perché non hai più voglia di scrivere un misero pezzetto!?

venerdì 24 luglio 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO




DUE INDAGINI

- CAPPERI E ALICI - 
di Andrea Gamilleri (e l'ignoto gattaro)
1a puntata





Inizio la lettura della raccolta di racconti con la Colonia mezza decimata: AGOSTINO è scomparso da tempo, OSCAR è latitante, LIRA ricoverata, una paio in ferie e BERETTA in trasferta per il corso di approfondimento da randagio delle boscose colline umbre.
Precetto una dozzina di randagi dalle colonie cittadine per riempire il solarium; ci costerà il vitto e un piccolo omaggio alla fine della lettura. Ma l’editore può spendere…
Come al solito PALLUCCHINO è in sciopero bianco: voleva che si leggesse l’Iliade in greco antico, i vaffa in gattesco moderno lo hanno ridotto al silenzio e relegato al bar della Colonia a fare caffè e lavare bicchieri.
E’ difficile gestire una banda di simili anarchici, parola di BAIOCCO!

1)

La prima sigaretta del mattino, subito dopo il caffè, è quella che ti gusti più di tutte. Quella che ti accompagna nel trapasso tra lo stato di torpore e la cognizione dell’inizio di una nuova giornata. Come al solito mi faccio il secondo espresso al bar, vicino al mio ufficio, e relativa seconda sigaretta.
- Dottor Rossi, buongiorno! - saluta il barista,appena mi vede entrare nel suo locale e comincia la delicata operazione per estrarre le poche gocce della bruna delizia che mi presenta nella solita tazzina dalla forma strana.
- Buongiorno Carlo! Fanne anche un altro da portare via. Non corto però, normale.
Pago e mi incammino verso l’ufficio raccogliendo a terra, appena fuori dal bar, la solita monetina persa da qualche distratto. Una moneta da 1 euro.
 giornata ricca!
- Tenga buon’uomo… - allungando il bicchierino di polistirolo con il caffè bollente al barbone che da qualche giorno staziona su una panchina del giardinetto pubblico, davanti all’ingresso dell’ufficio della ‘Oleg Scotti Investigazioni’.
Buon’uomo!… come cazzo mi verranno in mente queste uscite
Sono di cattivo umore, veramente pessimo, ma la mia buona azione quotidiana l’ho fatta lo stesso.
ora posso fare lo stronzo per tutta la giornata
Apro il portoncino blindato d’ingresso della ‘Oleg Scotti Investigazioni’, come recita la lucida targa di ottone alla destra del portoncino. Oleg, il mio socio, la voleva cambiare con la dicitura più democratica di ‘Oleg Scotti & Andrea Rossi - Servizi di Investigazione’ ma l’ho convinto a risparmiare la spesa all’azienda e, quando si tratta di risparmiare soldi, naturalmente per poi spenderli in altro modo, Oleg è sempre d’accordo. D’altronde sono rimasto nell’ombra per una vita, posso pure rimanerci per un’altra.
Saluto Maria Grazia, la nostra segretaria factotum, e mi accomodo nel mio ufficio.
Tolgo il pesante giaccone di velluto verde e lo appendo, insieme al cappellino Timberland.
Accendo il computer e aspetto che Maria Grazia inizi il rituale mattutino. Arriva con una tazzina di caffè amaro, alcuni quotidiani e riviste e il suo block notes. Mentre bevo il caffè mi aggiorna sugli impegni mattutini.
- Alle 10,00 viene il dentista Cavani per vedere quelle foto. Alle 11,00 c’è tale geometra Silvio Bucci per un nuovo incarico. Credo che voglia far controllare la figlia quindicenne. Alle 12,00 passa Piero che ti vuole parlare personalmente. Tutto qua.
- Allora ci scappa pure il tempo per un pompino! – la informo sorridendo.
Sorride pure Maria Grazia che oramai mi conosce bene e non si scandalizza più di tanto.
- Tra il dentista e il geometra o subito dopo? - replica.
- Quando ti pare… trova pure il tempo di fare un salto all’ufficio postale a ritirarmi quella raccomandata. Ci ho provato prima ma c’erano duecento vecchi a fare la fila per la pensione. E’ tutto - concludo.
- Obbedisco - riprende la tazzina vuota e fa per uscire dall’ufficio.
- Maria Grazia… - la stoppo - ma una gonna corta e attillata ogni tanto non te la potresti mettere?
- Portami una sera a cena, ti faccio vedere io! Altro che minigonna! - saluta e se ne va.
a cena!  fossi matto… ma se continua così...
Con Maria Grazia le battute e le allusioni a possibili incontri erotici sono all’ordine del giorno. Se la poteste vedere da vicino vi rendereste conto che si tratta, effettivamente, solo di innocue battute.
Maria Grazia è una donna, venuta male, o un uomo, venuto peggio, di un’età indefinibilmente intorno alla trenta quaranta cinquantina di anni. A peggiorare la situazione ci si è messa la sua passione per il body building e le arti marziali. Talvolta mi sorprendo a pensarla mentre, al cesso, tira su il cerchio della tazza e fa la pipì in piedi con tanto di sgrullata finale.
Controllo la posta elettronica e mi accendo una sigaretta.
Sono l’unico autorizzato a fumare, alla OSI, ma sono pure l’unico che fuma e l’unico socio di Oleg, fondatore e proprietario per la metà.
Il mio è un lavoro che solo a definirlo lavoro ci vuole coraggio.
Aiuto Oleg nelle valutazioni delle indagini, meglio dire lavori di basso spionaggio, che ci vengono commissionati dai più strani e disparati clienti i quali però hanno un comune denominatore. Sono danarosi e in grado di pagare sull’unghia i costosi servizi della OSI.
Niente omicidi, tentati omicidi, rapimenti, rapine o attentati in genere. Alla OSI ci occupiamo soprattutto di corna, controllo di minori di famiglie danarose e infedeltà di dipendenti di aziende. In due anni che ci lavoro e sono socio è capitato solo un caso fuori dal nostro target. Il furto di gioielli e denaro, non denunciato alla Polizia, in quanto i gioielli erano di poca lecita provenienza e i contanti erano i fondi neri di un noto professionista. Comunque siamo riusciti a risolvere il caso. Una bella soddisfazione. Dopo tanti anni passati ai Servizi Informativi Militari prima, e in quelli Governativi poi, ho raggiunto, finalmente, il mio scopo.
Fare l’investigatore. Un desiderio che coltivavo da una vita e che ho potuto soddisfare solo dopo essere andato in pensione, per un piccolo incidente sul lavoro: cinque pallottole di mitraglietta mi hanno tolto dal gioco importante a quasi quarant’anni.  Ma ora, finalmente, faccio quello che ho sempre desiderato e sognato: indago su corna e amicizie pericolose.
Lavoro solo la mattina, il pomeriggio sta in ufficio Oleg che ha l’insana abitudine di trascorrere notti folli e dispendiose con i suoi amichetti della ‘Luna’, un trasgressivo ed equivoco locale perugino, e la mattina difficilmente si sveglia prima delle 11.
Fondamentalmente a lui il socio serve per presidiare l’ufficio la mattina mentre lui fa tardi la notte.
Sto leggendo un po’ di cronaca locale sulla ‘Gazzetta Umbra’ mentre si affaccia in ufficio Maria Grazia.
- Andrea… un signore chiede di te -  fa con una punta di imbarazzo.
La guardo perplesso, poi guardo il grande orologio da parete, sono le 9,42. Troppo presto per il dentista Cavani che, solitamente, porta un quarto d’ora di ritardo.
- Fallo accomodare - le dico.
Maria Grazia accompagna nell’ufficio il barbone che staziona sulle panchine del giardinetto.
- Qual buon vento? - gli chiedo sempre più perplesso - Il caffè non è stato di suo gradimento?
- No,no. Forse era un po’ troppo zuccherato, ma andava bene lo stesso - risponde accomodandosi sulla poltroncina gialla che fa tanto studio di Nero Wolfe.
- Buon’uomo… qual buon vento… usa dei termini desueti, da collegio delle orsoline.
desueti?
- Mi dica – lo invito gentilmente mentre comincio a guardarlo con interesse.
- E’ lei il responsabile? - domanda.
- Sì. Il responsabile della mattina, al pomeriggio c’è l’altro socio.
- Preferisco parlare con lei - puntualizza.
- Mi dica - ripeto.
- E’ scomparsa una ragazza - mormora pacatamente - vorrei che la ritrovasse.
Aggrotto le sopracciglia e cortesemente ribatto - Deve rivolgersi alla Polizia per queste cose.
- Non siete in grado di ritrovare una persona scomparsa?
- Dipende. Se fosse maggiorenne la potremmo cercare e, sicuramente, trovare. Se, invece, fosse minorenne, sono problemi che riguardano la Polizia e i Carabinieri. Se si fosse allontanata volontariamente allora… forse potremmo provare a cercarla e comunicare dove si trova al nostro cliente senza però costringerla a tornare sui suoi passi.
- Non posso andare alla Polizia - commenta il barbone.
- Pregiudicato? - gli chiedo.
- No. Non mi prenderebbero neppure in considerazione. Sono un senzatetto, ufficialmente.
- Chi è la persona scomparsa?
- Una ragazza.
- Come si chiama?
- Enzo… Enzo Contessa.
- Non lei, la ragazza! - faccio un po’ spazientito.
- Non lo so.
- Mi scusi… io mi dovrei mettere a cercare una ragazza scomparsa senza saperne neppure l’identità? - chiudo il quotidiano - E’ improponibile. Inoltre questa è un’agenzia privata che vive di parcelle, salate, che passiamo ai nostri clienti. Mi ascolti, vada alla Polizia.
- Va bene - replica Enzo alzandosi dalla poltroncina - diamole ancora 24 ore di tempo, poi vedremo.
Mi saluta e se ne va.
ma guarda tu… ci mancava il barbone pazzo… desueti
Scrollo la testa e riprendo la lettura della ‘Gazzetta Umbra’. Leggo l’articolo sulla misteriosa scomparsa di un’impiegata di banca avvenuta circa dieci giorni fa.
E’ uno dei tanti casi di cui si sta occupando Gabriella, la ‘fidanzata’ di Oleg e mia amante ufficiale nonché ispettore della Polizia di Stato. E’ proprio con Gabriella che sono incazzato nero. Da una decina di giorni non ha tempo neppure di farmi una telefonata, figurarsi un pompino. Ha deciso di diventare una brava poliziotta a scapito della mie esigenze sessuali.
Certo, potrei intanto ingannare l’attesa con l’abbondante Eleonora, mia fidanzata ufficiale, ma anche la Lele si è messa a fare la stronza, con ottima scelta di tempo, perché… perché avanza diritti di proprietà sul sottoscritto.
- Ma non eri tu che non volevi complicazioni? Solo sesso senza secondo fine? - le ho rinfacciato.
- Sì! Ma questo due anni fa - ha risposto - E’ ora di evolvere il nostro rapporto.
- L’evoluzione è stata la rovina del nostro pianeta.
Mi ha mandato a quel paese. Da 15 giorni è in sciopero bianco. Neppure un contentino mi ha regalato.
stasera ricorro alle riserve strategiche
Arriva il dentista Cavani, accantono i pensieri peccaminosi ma continuo a farmi del male mentre gli mostro le foto di sua moglie, incredibile bellezza, che sta scopando con un magrebino in un appartamentino dei bassifondi di Perugia.
- Lo paga? - domanda esterrefatto il dentista cornuto.
- Già – rispondo - non sono un sessuologo ma, forse, è il caso che lei faccia qualche estrazione in meno e qualche introduzione in più.
        Naturalmente questo consiglio tra uomini è gratuito.
Le foto, invece, gli costano altri 6000 euro.
cornuto e bastonato
Le 13 arrivano in fretta, quando uno lavora sodo, e a quell’ora sono solito concedermi un meritato pomeriggio di riposo.
Mentre esco regalo la classica palpata al culo marmoreo e quasi inesistente di Maria Grazia, che la aspetta prima di chiudere l’ufficio per la pausa pranzo.
- Pranziamo insieme Capo? - domanda.
- Il tuo misero yogurt lo definisci pranzo?
- Non posso permettermi di mettere su massa grassa.
- Almeno tre grammi di tette, però… - faccio notare.
- I miei pettorali sono perfetti.
Non infierisco e vado a riprendere la mia Range al parcheggio coperto per tornare a casa, a Migiana.



LIRA
ora senza un occhio ma con uno splendido collare elisabettiano



CHEESE! Scatti felini a Monte Malbe

LITTORINA di tre quarti

mercoledì 22 luglio 2015

sabato 18 luglio 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO




PRESENTAZIONE DI

"DUE INDAGINI"

- CAPPERI E ALICI di Andrea Gamilleri e l'ignoto gattaro
- TUTOR di Carlo Bucarelli e l'ignoto gattaro      





- Ragazzi, non c’è tempo da perdere! Dobbiamo subito iniziare la lettura del prossimo supplizio.
Mentre lo dico WAFER e BERETTA tentano il suicidio gettandosi dal tetto (pardon, solarium) della casetta.
- State tranquilli! – proseguo per rassicurarli – Sono due racconti, non troppo lunghi e scritti da autori differenti.
- Allora sarà una doppia schifezza, BAIOCCO! – interviene TARANTOLA.
- Vi faccio una piccola presentazione, così decideremo insieme se leggere il primo o il secondo.

Andrea Rossi, sempre lui, è diventato socio dell’amico Oleg nella sua agenzia investigativa. Tra i tanti incarichi noiosi gliene capita uno curioso, decisamente singolare: ritrovare una donna misteriosamente scomparsa di cui neppure conosce il nome, e contemporaneamente svelare la strana sparizione di una pizza espresso capperi e alici.
“Capperi e alici” è il primo dei due racconti, scritto da Andrea Gamilleri con la consueta collaborazione dell’ignoto gattaro.

La seconda indagine che esce dalla monotonia non è un incarico vero e proprio, ma un tentativo del nostro Andrea di evitare di pagare una multa per eccesso di velocità che gli è stata erroneamente attribuita. Da lì si affollano una serie di episodi avvenuti tanti anni prima e che ancora sono avvolti nel mistero, meglio: erano.
“Tutor” è il secondo dei due racconti che compongono il romanzo, scritto da Carlo Bucarelli con il contributo fattivo del solito ignoto gattaro.

Quale dei due leggiamo per primo? – chiedo alla sonnecchiante folla felina.
All’unanimità vince il secondo per cui passiamo subito alla lettura di “Capperi e alici” per rispettare il contratto con l’editore che ci sostenta per le spese di riparazione del panno del biliardo che teniamo nella casetta.  



TARANTOLA pensierosa
            

venerdì 17 luglio 2015

IL DIPLOMA





DIARIO DI BORDO
(NEW EDITION)



La notizia è subito rimbalzata di fauce in fauce per tutta Monte Malbe.
Branchi di felini increduli si sono subito recati in pellegrinaggio alla casetta della Colonia nel bosco per avere la temuta conferma, discutere della sciagurata novità che li avrebbe a breve investiti e cercare consolazione.
I frati del vicino convento hanno subito organizzato funzioni e sedute di preghiere collettive e una Messa straordinaria con partecipazione del Vescovo e distribuzione gratuita di indulgenze e remissioni di tutti i peccati commessi, dalla nascita in poi, aperte ai felini randagi desiderosi di convertirsi alla fede o bisognosi del conforto spirituale.
Un successo senza precedenti, tanto da richiedere l’intervento della Protezione Civile e della Polizia Veterinaria per veicolare il sostenuto traffico di pellegrini a quattro zampe.
Siamo stati tutti colti di sorpresa dal fatto accaduto e impossibilitati a mutarne le sue disastrose conseguenze.
Al Circoletto UNFP (Unione Nazionale Felini Pensionati) di Monte Malbe sono cominciate a correre voci di brogli, corruzione, raggiri, intrighi e maneggi per falsificare l’esito finale del 1° Corso per Gestori di Colonie Feline tenuto dalla USL Umbria 1, Facoltà Universitaria di Medicina Veterinaria di Perugia e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche e patrocinato dalla Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Perugia.
- Non è possibile! Ha pagato a suon di mazzette.
- Macché mazzette! Intimidazioni! Lo sanno tutti che è un mezzo mafioso!
- Ma che mezzo! Pure in galera è stato!
- Ma che galera! Era il riformatorio! Lo ha fatto al posto delle scuole elementari!
- Le scuole? Ma se è analfabeta!
- Comunque si è comprato la commissione, non c’è altra spiegazione.
- Pss… dicono che ultimamente paghi con…
- No!!! E’ scandaloso!
- Eppure… tutto quello strano viavai alla casetta….
- Che indecenza! Che vergogna! Ha sporcato la nostra Colonia e il nostro nome!
- Dicono pure che….
- Oh, Santoddio!!! Depravato! Fosse vero!
- Ma come no! Sapete bene che ne sarebbe capace!
- Come hanno ridotto questo paese, quelli come lui!
- Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo subire questa ennesima ingiustizia!
- Denunciamolo, abbiamo le intercettazioni telefoniche!
- Ma che denunci, siamo in Italia, mica a Paperopoli!
- Puniamolo!
- Sì! Sì! Sgonfiamogli le gomme della Panda!
- Bravo!!! Dai, tutti sopra che tra poco arriva! Mi raccomando, rapidi e invisibili!


Dal “Corriere dell’ Umbria”
11 luglio 2015 - Cronaca di Monte Malbe

“Ali di felini in festa hanno atteso trepidanti l’arrivo in Colonia del loro Capo Supremo appena diplomatosi Gattaro di livello superiore. La banda dei Frati Cappuccini ha intonato l’inno di Mameli e le marce militari delle truppe di montagna. Sua Eminenza il Vescovo della diocesi perugina ha benedetto, nell’ordine, la casetta della Colonia, le ciotole delle crocchette, il Capo Supremo e la sua prestigiosa autovettura.
E’ seguito poi l’attesissimo discorso del Capo Supremo dal solito balconcino sovrastante il parcheggio del convento. Una memorabile orazione spesso interrotta dagli scroscianti applausi e dai miagolii di approvazione delle migliaia di felini accorsi per l’occasione. Il Capo Supremo, con piglio da eroico combattente, ha più volte ammonito gli odiati cugini d’oltralpe e la perfida Albione dall’avanzare pretese sui nostri sacri territori e, dito indice della mano destra al cielo, ha messo in guardia la cancelliera Merkel dal provarsi a spezzare le reni alla Grecia senza il consenso dei Gatti di Monte Malbe.”


- Hanno diplomato il Capo… - LITTORINA ai colleghi presenti – prepariamoci al peggio.
- Gesù, Gesù, Gesù… è finita la pace… - commenta PERONI.


PERONI in piena esortazione

martedì 14 luglio 2015

lunedì 13 luglio 2015

LE NOSTRE FOTO (segnaletiche)

QUESTURA DI PERUGIA


NOME - INTREPIDO
SESSO - M (sterilizzato)  (Scomparso gennaio 2017)
ETA' - Classe 2007
RESIDENZA - Colonia Nuova di Monte Malbe
PROFESSIONE - Ricettatore e ladro
MANTELLO - Tigrato
OCCHI - Due (verdi)
ZAMPE - Quattro
CODA - Sì (tigrata)
CARATTERE - Lunatico, poco incline alla socialità
INTERESSI - Merce di illecita o dubbia provenienza
SEGNI PARTICOLARI - Diversi classici tatuaggi da galeotto sparsi sul corpo

mercoledì 8 luglio 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO







LA DOVEROSA PRECISAZIONE







Sono giunte alcune domande sul romanzo che non potevo o volevo soddisfare prima;
ecco la doverosa precisazione!
Il ritrovamento fortuito di questa moneta da parte di un collega cercatore toscano, un solido dell’Imperatore Antemio del 453 DC, ha dato lo spunto mancante per il parto di questo romanzo.

Era il giugno 2010*

Fronte


Retro


Il resto era tutto presente, aspettava solo il guizzo, l’idea, il cemento che collegasse tra loro i vari tasselli.
Ed è arrivata; lei, bella come il sole, in perfetto stato di conservazione, in pratica un fiordiconio, che magicamente ha riunito le idee orbitanti da tempo nel mio cranio e le ha messe in fila.
Serena, Oleg, Ken, il logorroico Francesco e suo padre, appellato Antemio in onore alla moneta, l’incredibile Eleonora, detta Lele (l’unica a cui ho dedicato una storia a raccontini), Agata e Domiziana sono personaggi reali che hanno attraversato negli anni la mia vita. Qualcuno la attraversa ancora.
Una menzione particolare per un’amica, che tanto mi ha fatto penare, e che come tutte le migliori attrici è riuscita ad avere un triplice ruolo nel romanzo: il farmaco MaCriz 6.6 (acronimo manipolato), la sfuggente e disturbata Vanessa e l’aggressiva e torbida Gabriella.
Quanto all’ambientazione del romanzo, solo Colle Corona è un nome di fantasia (ma facilmente identificabile) e la storia collegata è in parte vera.
Perugia, Mantignana, Migiana di Corciano esistono veramente.
Carpaneta, con la sua desinenza che la fa risalire all’occupazione dell’Impero Romano, potrebbe essere un luogo di fantasia, un luogo magico, da sogno, frutto dell’immaginario dello scrittore.

Potrebbe… eccola in una foto durante la nevicata del 1956



Il tutto per ribadire la prima regola di chi si cimenta nella scrittura: 
scrivi solo di cosa sai.

* La moneta della foto è stata consegnata alla Soprintendenza dei Beni Culturali tramite la Questura di Grosseto. Il suo valore stimato è di Euro 6.000 minimo, considerato lo stato di conservazione dovrebbe sfiorare i 50.000. Allo sprovveduto scopritore dovrebbe (il condizionale è più che necessario) spettare una quota pari al 50% del valore periziato. 
Da ciò non vi venga in mente di andare a comprarvi un metal detector, ve lo sconsiglio vivamente! 
Questo ritrovamento, peraltro veramente fortuito e senza l’ausilio di metal detector (questa è la linea difensiva nel processo intentato dallo Stato) ha creato un clima di ‘caccia alle streghe’ nei confronti dei cercatori terrestri italiani con numerose noie per tanti colleghi, anche se il nostro legale di fiducia, un amico cercatore di Spello (PG), riesce a trascinare i processi fino alla prescrizione del reato. 
Ma le sue parcelle sono salate, dovrete vendervi anche il canarino di casa per saldarle!

IL SOLARIUM LETTERARIO





NULLA E' COME SEMBRA...
di Umberto dell'Eco (e l'ignoto gattaro)
18a e 19a puntata




Con BAIOCCO azzoppato e convalescente la lettura del presunto capolavoro prosegue spedita.
Mancano ancora due ultimi, piccoli capitoli al termine, e tutti non vedono l’ora di levarsi dalle palle questo strazio per dedicarsi alla piscina e ai giochi d’acqua su al troscione di Monte Malbe.
Già sono pronti gli zainetti con le ciambelle salva gatti a forma di rospo, lucertola annodata e alcuni a forma di cane da salvataggio che servono solo a rassicurarli.
Gli stolti ed ingenui non sanno che una nuova, tremenda e noiosissima lettura li sta aspettando al varco, come da contratto. Dopo FRITTELLA, sicuramente, qualcun altro tenterà il suicidio, ma il Capo giustificherà il gesto con la sua solita frase: - E’ la dura legge della Natura!


18)

Otto ore di sonno pieno.
L’insonnia è oramai solo un lontano ricordo.
Mi sveglio milionario… quasi milionario, 200.000 Euro vanno per il progetto umanitario di Ken.
Apro la finestra: è una bella giornata soleggiata, una splendida giornata.
Come da tradizione scendo a far colazione con Serena, la trovo un po’ sbattuta, forse lei non ha dormito bene.
Non facciamo cenno a quanto successo la sera prima.
Finita la colazione si premura di portarmi una cartella con i fogli da firmare per far iniziare la ristrutturazione del convento di Migiana.
Firmo senza indugi.
Passo la mattinata dal meccanico Michele, lo stesso di Giorgio, a cercare di sistemare delle piccole noie della Range e faccio la fatidica telefonata.
- Ciao Vanessa! Ho concluso quell’affare con successo. Stasera ci vediamo alle 21 al ‘Sedano’?
Un attimo di esitazione dall’altra parte della linea.
- Veramente avrei un impegno… - risponde.
- Beh… vedi tu, non vorrei tenere troppo in mano tutti quei soldi.
- Va bene!  esclama - Alle 21 al ‘Sedano’, hai detto?
- Sì.
 e una è fatta!
Faccio una seconda telefonata.
- Ciao Oleg! Sono Andrea. Ho saputo, casualmente, che stai cercando un socio per l’agenzia. Ne vogliamo parlare a pranzo?
Un attimo di silenzio di troppo, poi
- Se ne può parlare… certamente! A pranzo va bene! Paghi tu.
- Alle 13 alla ‘Posta’, va bene?
- Ok.
Faccio il mio pranzo lavorativo e, in piena digestione, divento socio paritario dell’agenzia di Oleg.
Alle 21,10 mi presento al ‘Sedano’. All’ingresso trovo una monetina da un centesimo abbandonata a terra. La raccolgo e sorrido tra i baffi… pardon! tra il pizzetto, ed entro nel locale.
Il proprietario Valerio mi accompagna al tavolo che ho prenotato dicendomi che la signora si è già accomodata.
- Ciao Gabriella! - saluto sorridendo.
- Non sembri molto sorpreso di vedermi - risponde.
- Dovrei? 
Valerio ci porta due variopinti aperitivi analcolici.
- Allora è vero che Vanessa aveva un impegno! – chiedo, ma Gabriella non risponde - Per me va bene lo stesso, fino ad un certo punto.
- Quel punto te lo puoi scordare - mi interrompe.
- Non sarei il primo… - puntualizzo.
- E neppure l’ultimo, credo - precisa.
- Parlami di Vanessa. Non me ne frega un cazzo di portarmela a letto, oramai.
- Vanessa ha dei problemi. Problemi psicologici, lo avrai capito da solo.
Annuisco mentre il cameriere ci porta il primo, tagliatelle ai funghi porcini.
- Cosa le è successo?
- Violenza sessuale. E’ stata violentata da adolescente.
- Come lo sai?
- Me lo ha detto lei.
- E… tu ci credi? 
- Forse è meglio cambiare discorso - dice pacatamente - Dove li hai i soldi?
- Qui - mostrando il rigonfiamento della tasca destra della giacca.
Gabriella mi guarda perplessa.
- Non sembra il volume di 250.000 Euro. »-
- Non lo è - preciso - Sono 50.000. Bastano e avanzano.
Gabriella fa una smorfia. – Avido - mi offende.
- 200.000 Euro sono in viaggio per l’Amazzonia. Serviranno per costruire una scuola in un villaggio nella foresta.
- Tu sei scemo!
- Te ne sei accorta ora? - dico mentre addento l’ultima forchettata di tagliatelle - Perché hai ucciso Alex? - chiedo a bruciapelo.
Ha un sussulto.
- Ti ha aiutata Oleg a nasconderlo nel cunicolo? - proseguo - Credo proprio di si. Oleg sapeva del cunicolo e già ci era sceso. Poi, non ce l’avresti mai fatta a trasportare il corpo di Alex da sola.
Mi verso un bicchiere di vino.
- Perché l’hai ucciso? - le ripeto.
- Era diventato pericoloso. Ha picchiato Vanessa quando ha scoperto che le monete erano scomparse dal piccolo magazzino. La accusava del furto poi… l’ha pure violentata.
- Te lo ha raccontato Vanessa?
- Sì. Ma l’ho vista di persona come l’ha conciata. Non ci ho visto più e l’ho ucciso.
- Dove?
- A casa di Vanessa. Ho cancellato le tracce, comunque. Come hai fatto a capire che sono stata io?
- Dalla pistola.
Mi guarda perplessa.
- La pistola che hai lasciato tra le gambe di Alex. Nessun omicida con un quoziente di intelligenza più alto di 10 lascerebbe l’arma del delitto vicino al cadavere… - arriva il secondo, patate e radicchio alla brace - a meno che… la pistola, con matricola abrasa sia riconducibile a qualche altro delitto di cui si conosca il colpevole, ma non sia stato catturato. La pistola l’hai recuperata in qualche indagine e l’hai utilizzata al momento opportuno.
Le verso del vino.
- Poi hai commesso un banale errore.
Mi guarda in attesa di spiegazioni.
- Mi hai chiamato ‘soldatino’, come Domiziana. Anche Serena, inspiegabilmente un giorno, mi ha chiamato ‘soldatino’, ma lei era al corrente del nomignolo che mi ha affibbiato la slovena. Tu no. Da questo ho capito che tu e Domiziana eravate in contatto. La situazione mi è diventata chiara, trasparente. Ho capito che eri coinvolta nell’affare anche tu. Serena sa che hai ucciso Alex?
- No - risponde dura.
- Sa che sei l’amante di Vanessa?
- Neppure.
- Oleg? - la incalzo.
- Sa tutto.
Le mie curiosità sono appagate.
- A proposito… - rompo uno spazio di silenzio - chi ha commesso quel crimine e ha ucciso Alex ha pure sparato al frate -facendole l’occhiolino.
Ci ride sopra e beve un altro bicchiere di vino.
- Ora tocca a me! - fa decisa - Quante altre monete hai trovato nel cunicolo?
Mi sorprende, rimango in silenzio.
- Una, due, tre… quante? - incalza.
Sono alle strette. - Una… una sola - rispondo e prendo da una tasca interna la moneta che ho trovato dentro la cassa protetta da una bustina trasparente.
Gabriella sorride.
- Non potevi aver avuto il tempo di fare tutte quelle indagini senza sapere cosa cercare se già non l’avevi in mano. Lo sapevo che qualcosa avevi trovato. Ho rischiato nel metterti in mano le monete di Vanessa ma volevo evitare che un giorno lei le facesse vedere a qualcuno o ci facesse quei famosi orecchini che le piacevano.
Cazzo! Almeno l’idea di farci degli orecchini non era una bugia!
- Cosa intendi farne? - rendendomi la moneta.
- Un portachiavi… un portachiavi per la mia Range.
- Tu sei tutto scemo… - replica sorridendo.
Passiamo al dolce, un superbo profitterol.
- Speravo di guadagnarci i miei 250.000 Euro e farle tornare in mano di Palmisano senza correre rischi, invece… - continua Gabriella.
- Invece Vanessa ci ha guadagnato 50.000 Euro, come è giusto che sia.
- E… io? - chiede Gabriella.
- Se ne hai voglia puoi guadagnarci un’oretta di divertimento, ogni tanto… per esempio… perché non facciamo un salto a casa tua, dopo? – butto là la mia proposta mentre ci portano il caffè.
- Sì! Ma… solo sesso senza secondo fine… - la sua risposta.


19)

L’alba del nuovo giorno mi trova profondamente cambiato al risveglio a Carpaneta.
Sono un giovane pensionato milionario socio di un’agenzia di investigazioni.
Ho pure un’amante!
sì!… ma…
Ma nella tarda mattinata mi arriva una telefonata inaspettata.
- Ciao soldatino! - l’esordio di Domiziana - Ieri Agata ha comprato due nuovi bagnoschiuma all’erboristeria… fragranza prugna e fragranza banana… ho pensato subito a te. Che fai stasera? Vieni a fare la doccia da noi?
Rimango interdetto mentre Domiziana continua a mormorare
 - …prugna e banana…
- Alle 22 va bene? - chiedo.
- Ti aspettiamo… non ti facevo così temerario.
- Nulla è come sembra… - chiudo il dialogo.

Dopo il meritato pisolo pomeridiano decido di fare un’ulteriore mossa.
Prendo il telefonino e richiamo un numero dalla memoria.
- Ciao Lele! Sono Andrea.
- Ciao Andrea - fa con voce squillante Eleonora - Che ricerca vuoi stavolta?
- Voglio la rivincita a scacchi.
Ci pensa un attimo.
- Birra e patatine? - chiede.
- Ma non ce l’hai una scacchiera a casa tua? Magari sul tuo letto…
- Non dirmi che non sei più irrimediabilmente fidanzato!
- Sì! Ma tienitelo per te!
- Ti aspetto domani sera ma… niente di serio, spero!
- Solo sesso senza secondi fini - ripeto la battuta di Gabriella.
- Va benissimo!

ma… sarà il MaCriz o l’aria di Carpaneta? 


Svelata l'identità dell'ignoto gattaro!