LA CUCCIA DEL CAPO
Niente Ucraina, Mariupol o Donbass, siamo semplicemente alla Colonia Nuova assediata da giorni da RENATINO e una nuova presenza, stavolta canide (o simile), che puntualmente si presenta appena arrivo con i viveri.
Una volpe, un poco brutta a dire il vero, bassa, muso lungo e coda che ricorda quella di SPELACCHIO: sottile e con un ciuffo di peli all'estremità.
Oltre ai numerosi istrici, sempre più invadenti, prepotenti e ladri di suppellettili, ricci dalle deiezioni che sembrano lanciate da bombe a grappolo questi nuovi ospiti movimentano la giornata della Colonia e, soprattutto, il Sacro Momento del Pasto giornaliero.
RENATINO è giudizioso; si mostra e aspetta timidamente un piatto di umido, che gradisce assai (la cucina del Capo ha 3 stelle e la cometa Michelin), la volpe non bella orbita in continuazione fuori dal recinto della Colonia, distraendo e disturbando i Coloni durante l'immagazzinamento delle calorie necessarie ad arrivare al giorno dopo. E' molesta, punto.
Non solo, da fonti sicure, ho saputo che aspetta impaziente il mio arrivo in Colonia e, appena terminate le operazioni di sussistenza alimentare, se ne scende giù tranquilla dal sentiero principale.
I Coloni oramai sono abituati a tutto, non si scompongono e mangiano attenti a non lasciare avanzi a chicchessia.
Anche la Reggia ora ha la sua volpe, brutta quanto timida, che viene a rapinare le crocchette della terrazza. Per ovviare alla razzia e comunque accontentarla le ho lasciato una capiente ciotola con scadenti crocchette da supermercato, solitamente destinate ai ricci.
Ma se esiste il detto "Furba come una volpe" il motivo ci sarà!
Le crocchette dei ricci rimangono a disposizione di chi le vuole, quelle buone dei Gatti della Reggia puntualmente spariscono.
Comunque tutto questo preambolo solo per dirvi che quest'anno le volpi sono poco fascinose, anzi: decisamente brutte!
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