DIARIO DI BORDO
E' quasi l'alba quando sentiamo dei suoni gutturali provenire dalla strada sopra la casetta. BAIOCCO ordina a BERETTA di andare a controllare -Tanto sarà la solita manifestazione anticaccia dei cinghiali.
BERETTA torna e riferisce -BAIO, una squadraccia di umani è scesa da un fuoristrada armati di motosega!
-Non sono cinghiali? - domanda UVETTA.
-No, stranieri - replica l'esploratore.
-Ce l'abbiamo il numero di Salvini sulla rubrica del telefonino? - chiede BAIOCCO a GGNAZZIO.
-No - il nero gatto alieno - Ma posso chiamare il Capo, che è anche peggio!
-Tranquillo, GGNAZZIO - risponde il nostro umano - Non vi preoccupate, mi avevano avvertito che avrebbero tagliato il bosco intorno alla Colonia. Dopo cinque anni si sono finalmente decisi! Non vi preoccupate, andate a fare una scampagnata alla Troscia del Melo e tornate alla solita ora per il pasto.
-Capo - afferra il telefonino BAIOCCO - Ma questi so' stranieri! Macedoni, esquimesi, sudanesi, soncazzodadovevengono! Forse è meglio che qualcuno rimanga a controllare.
-Giusto! Bravo BAIOCCO! Tu e ORFEO rimanete e accertatevi che non facciano danni alla Colonia, gli altri tutti via. Ma non giù dalle pecore che vi riempite di zecche!
-Capo... e se facessero danni alla casetta?
-Bruciategli il barcone!
-Barcone? Hanno una jeep!
-Non importa, va bene lo stesso. Ora andatevene e...
-E...?
-E se dovessero lasciare incustodita una motosega, inguattatela da qualche parte.
-Italiani brava gente - commenta Principessa LUCILLA.
-Perché? Tu sei francese? - la apostrofa WAFER.
-Francese? Non cominciamo ad offendere! - replica la nobile bianca.
In quattro e quattr'otto organizziamo la nostra migrazione alla Troscia del Melo a cacciare ranocchie mentre ORFEO e BAIOCCO si posizionano per il controllo della banda di lanzichenecchi.
Al nostro ritorno...
RALF alla ricerca di qualche topino rimasto sotto le macerie |
Ora abbiamo la vista panoramica sulla strada sotto |
WAFER mostra il punto dove ha nascosto la motosega "persa" |
UVETTA non ha più la sua tana nel bosco |
Macerie di un bosco già morto |
Nessun commento:
Posta un commento