Sono scomparsi, stavolta tutti e due ma ognuno per affari propri.
Riepilogando: erano presenti dopo l'incursione del cane killer, quindi sani e salvi.
Il giorno dopo sparisce UAUEI (ma oramai ci siamo abituati); solito allontanamento volontario del girandolone. Torno a far visita alla Colonia di Villa Cerruti sicuro di ritrovarlo ancora là, ma niente. Neppure il giorno successivo e quello dopo.
UIND scompare il giorno successivo. Per UIND ipotizzo la classica adozione istantanea: visto, coccolato, ci si innamora subito e lo si porta via (naturalmente senza dire nulla!).
Quindi, salvo probabili colpi di scena, in tre giorni si sono sistemati tutti i tre piccoli, UIND, UAUEI e BETTA.
Ad esclusione di BETTA non sono per niente soddisfatto, ma in tempi non sospetti avevo pubblicamente dichiarato: "Questi due ci daranno diversi grattacapi" riferito ai due fratellini.
Ipso dixit.
La morale di tutto è l'ennesima conferma di quello che da anni sostengo e per cui litigo frequentemente con altri esponenti del mondo randagio felino: diamoci da fare per adottare i gattini socializzati e desiderosi di contatto umano e lasciamo alla vita di colonia quelli asociali, anche se sono più belli e richiesti dagli adottanti; inutile fare di un futuro randagio in un posto dove può vivere un randagio in un altro (chissà dove).
La morale è dettata dalla visione dell'ennesimo post su FB di una "gattara" che cerca aiuto per catturare con la gabbia trappola una gattina selvatica ed inavvicinabile perché "lei" le avrebbe trovato già l'adozione giusta!
Continuerò a ripetere all'infinito la citazione di un vecchio veterinario:
"Lasciateli in pace 'sti cazzo di gatti e pensate a fare solo comunicazione che fate meno danni!"
L'ultima foto di UIND e UAUEI insieme 21 settembre 2017 |
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